capodanno-firenze-2013Verso il tutto esaurito a Firenze per il ponte di Capodanno. È quanto emerge dai dati del Centro studi turistici che nell’ultimo monitoraggio ha rilevato un tasso di occupazione del 94% delle camere disponibili online. Rispetto alla stessa rilevazione per il Capodanno 2015 si registra un incremento sia del numero di strutture presenti sul web (se si considera il portale Booking, nel 2015 erano presenti 1888 strutture, mentre nello stesso periodo del 2016 le strutture sono salite a 2667), sia della percentuale di occupazione che segna un +3 per cento.

Il turismo funziona a Firenze «Il lavoro sull’offerta di qualità paga e i risultati lo confermano – ha detto l’assessore al Turismo Giovanni Bettarini – E’ importante non chiudersi, specie in un momento come questo. Noi lo stiamo facendo con un programma culturale e di eventi di alto livello per il Capodanno e non solo». Dal 30 dicembre 2016 al primo gennaio 2017 il tasso di occupazione delle strutture presenti sul portale Booking è del 92% (su un totale di 2667), dell’84% su Expedia (su un totale di 783), del 93% su Trivago (su un totale di 2847) e del 90% su Airbnb (su un totale di 6500 annunci).

Il commento «Gli indicatori sul turismo a Firenze ma in generale in Toscana sono tutti positivi e crescono in tutti i mesi dell’anno – afferma l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze Giovanni Bettarini – Nella città di Firenze gli arrivi aumentano del 2,4% mentre le presenze del 5,6% passando da due notti e mezzo a 2,6 con un incremento della permanenza che è il doppio di quello degli arrivi. Questo ha effetti importanti da tutti i punti di vista perché significa crescita di tutti i musei e più in generale di tutti i settori connessi al turismo». «Negli ultimi cinque anni gli alberghi a 4 stelle sono aumentati da 75 a 92 mentre quelli a 5 sono passati da 5 a 17.-ha concluso l’assessore Giovanni Bettarini– Le strutture extra alberghiere, invece, stanno sostituendo il resto dell’offerta, quella della fascia più bassa. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, un’ipotesi potrebbe essere quella di legarla al costo delle stanza, che varia da bassa ad alta stagione. A Firenze ci sono 8mila alloggi disponibili all’affitto, anche da non professionisti del settore. La partecipazione della città a questo business enorme è sicuramente un aspetto interessante».

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