Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha acquistato il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino, testimonianza di una delle prime manifatture di ceramica e porcellana europee. L’immobile è stato acquistato al prezzo di 700.000 euro, inferiore alle valutazioni precedentemente effettuate dall’Agenzia del Demanio e dal Tribunale di Firenze; entro 120 giorni dalla data odierna saranno cedute al Ministero anche le collezioni e gli allestimenti museali della Richard Ginori, beni culturali di eccezionale interesse storico-artistico, e ciò mediante il procedimento regolato dalla norma (art. 28-bis del D.P.R. n. 602 del 1973) che prevede la possibilità del pagamento di imposte dirette tramite cessione di beni culturali. Il nuovo museo afferirà al Polo museale della Toscana.

Il Ministro Franceschini: «Lavorato silenziosamente per salvaguardia patrimonio eccezionale» «Un altro impegno mantenuto – ha commentato il Ministro Dario Franceschini – il museo Ginori entrerà a pieno titolo nel sistema nazionale dei musei che si occuperà della sua tutela e della sua valorizzazione. Abbiamo lavorato silenziosamente per salvaguardare una collezione eccezionale che è parte fondamentale del patrimonio culturale italiano». Il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha acquistato il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino, testimonianza di una delle prime manifatture di ceramica e porcellana europee.

Il sindaco Nardella: «Ora è momento di rilanciare l’azienda» «L’acquisto del museo Richard Ginori da parte del ministero dei Beni culturali e turismo è una bella notizia: finalmente si sblocca una situazione di stallo che durava da troppo tempo e la splendida collezione di porcellane avrà il rilancio e la visibilità che merita – ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella – Adesso è il momento di rilanciare l’azienda e di salvare i posti di lavoro superando l”empasse che ha portato i dipendenti a proteste come scioperi e occupazioni».

Il sindaco Falchi: «Idea fondazione mista per gestione» «Manifesto, oltre alla grandissima soddisfazione, la massima disponibilità del Comune di Sesto a discutere con tutti i soggetti interessati alle forme di gestione del Museo Ginori che, dopo l’acquisto dovrà essere il primo punto dell’agenda per il suo rilancio – ha sottolineato il primo cittadino di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – E per questo ripropongo l’idea della fondazione di partecipazione: una fondazione mista pubblico privata con soggetti istituzionali e soggetti del territorio. Spero che questo possa essere di stimolo verso il governo per continuare a lavorare con ancora più forza alla soluzione per la permanenza e il rilancio della manifattura Ginori a Sesto Fiorentino».

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