Matteo Biffoni sindaco di Prato e nuovo presidente di Anci Toscana
Matteo Biffoni sindaco di Prato e nuovo presidente di Anci Toscana

«Dal punto di vista tecnico ho le mie perplessità che si possa aggirare la norma, ognuno si assume la responsabilita’ se sceglie di bypassare o di violare una normativa come questa. Ognuno fara’ le proprie valutazioni con uffici tecnici e legali. Dal punto di vista politico, pero’, non solo credo che sia sacrosanta la scelta dell’assessore Saccardi, ma ne sono assolutamente contento». Così il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni, parlando del braccio di ferro fra Regione e Comune di Livorno sulla proposta di legge per le vaccinazioni obbligatorie per i bambini iscritti ai nidi e alle scuole materne. Il sindaco Filippo Nogarin ha ventilato nelle ultime ore la possibilita’ di studiare un iter amministrativo per non applicare la norma regionale ai nidi e alle scuole dell’infanzia della propria citta’. Un’idea che viene fortemente stigmatizzata proprio dal leader di tutti i sindaci toscani, ovvero dal presidente regionale di Anci. «Ognuno la pensa come crede – ha aggiunto Biffoni -, ma sostengo che Nogarin stia commettendo un errore. Perche’, voglio ricordare che qui siamo scesi a forza di bufale, di sciocchezze e di informazioni sbagliate sui vaccini al di sotto della soglia minima di copertura del 95%». Peraltro, il sindaco di Prato condivide la tesi dell’assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi sulla natura della proposta di legge licenziata dalla Giunta toscana. «Non c’e’ un obbligo di vaccinazione con questa norma – ribadisce Biffoni-. Semplicemente, la Regione sta dicendo ai genitori che se vogliono mandare i loro figli alle scuole non dell’obbligo, ma ‘facoltative’ come il nido e la materna devono vaccinarli». Diversamente, chiarisce, «possono tenerli a casa, portarli dai nonni, trovare una scuola privata che li accetti. Fanno un’altra scelta». È imprescindibile, d’altro canto, che il pubblico lanci questo tipo di messaggio per «non mettere a repentaglio» la vita delle persone nella fascia piu’ sensibile a virus e infezioni, cioe’ in quella dei bambini.

«Da babbo scelgo di vaccinare i miei bambini tutta la vita» Biffoni e i 5 Stelle sono separati anche sul ruolo che deve essere affidato alle campagne informative. Mentre i pentastellati pensano a queste come all’unico strumento per promuovere la diffusione dei vaccini, per il presidente di Anci Toscana non si puo’ fare a meno di porre un vincolo preciso almeno per chi si iscrive alle scuole dell’infanzia. «Continuo a ribadire che intanto passiamo dalla scelta approntata dalla Regione Toscana, poi sono per la linea ‘informazioni come se piovesse’ – assicura Biffoni-, perche’ e’ giusto quando si inietta un vaccino ai bambini offrire la massima trasparenza. Ad ogni modo, la posizione assunta da Saccardi per me e’ corretta». E, per conto suo, Biffoni padre di due figli da’ il buon esempio: «Da babbo scelgo di vaccinare i miei bambini tutta la vita». Sferzante, inoltre, e’ la chiosa che riserva alle dichiarazioni al vetriolo del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Quartini il quale nei giorni scorsi aveva prefigurato nell’obbligo alle vaccinazioni un favore alle multinazionali del farmaco. «È nella classica modalita’ di approccio da scie chimiche. Siamo alla follia – continua -: il punto non e’ essere d’accordo o meno politicamente, ma e’ una questione di scienza. Si rischia di prendere un crinale pericoloso. Se una volta c’e’ da accusare Israele, una volta le multinazionali, un’altra le banche, un’altra ancora il club Bilderberg diventa un ‘bomba libera tutti’». Del resto, proprio nella sua Prato Biffoni ha trovato conferma alla tesi sulla necessita’ dei vaccini: «Quelli che sono stati colpiti da meningite ed erano vaccinati non sono morti – ha constatato-. L’unico decesso, purtroppo, e’ avvenuto su una persona non coperta. Sara’ un caso, forse, ma e’ la realta’ empirica».

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