nataleSe il Ponte dell’Immacolata è stato un assaggio in attesa dell’andamento turistico e dei consumi per le feste di Natale e di Capodanno, le buone affluenze di questi giorni confermano le aspettative. Firenze, Pisa, Siena, piene turisti. Code nei principali musei e buoni consumi nei negozi e nella ristorazione. Ma l’affluenza di turisti non si è fermata alle città d’arte, sono state decisamente positive le presenze rilevate anche sulla costa tirrenica, nei mille borghi e città minori della regione. Si prospetta dunque uno shopping natalizio, per la prima volta dopo sette anni con un segno positivo anche se di modesta entità. «E’ la conferma – ha dichiarato Nico Gronchi presidente regionale di Confesercenti – che gli italiani non si chiudono in casa, non si fanno condizionare dalla paura e passeranno le feste natalizie e il Capodanno con gli amici, in famiglia o nelle principali mete turistiche del Paese, all’insegna della sobrietà ma anche con la speranza di aver ormai messo alle spalle la lunga e pensante crisi che ha colpito il Paese».

La tredicesima, ecco come verrà spesa Le massicce presenze di questi giorni sono anche a conferma delle aspettative rilevate, la scorsa settimana da un’indagine condotta da SWG per Confesercenti sulle festività 2015, che dipinge un’Italia in cui i primi segnali di ripresa, pur restando ancora modesti cominciano ad avere effetto sulle tasche e le abitudini degli italiani. I timori legati al terrorismo dopo i fatti di Parigi dello scorso 13 novembre, non hanno avuto effetti negativi sui consumi di questi giorni, né lo hanno avuto nel movimento turistico che era oggettivamente il più esposto. La tredicesima 2015, con l’incertezza che tutt’ora permane verrà utilizzata per il 40% per mettersi in pari: saldare le bollette, le utenze, pagare i mutui. Il 30% sarà destinato a realizzare spese durature rinviate da mesi (riordino del guardaroba, calzature, elettrodomestici per la casa), il 10% per piccoli regali a parenti stretti o amici, il 5% per giocattoli ai bambini, il resto, per spese più personali, viaggi. La restante parte spera di accantonarla per evenienze future. Secondo una ricerca di SWG Confesercenti, gli spostamenti complessivi aumenteranno rispetto allo scorso.

In aumento i toscani in viaggio per Natale I toscani che trascorreranno le feste di Natale in vacanza, all’estero o prevalentemente sul territorio nazionale, saranno superiori del 2% rispetto alle festività del 2014. Così come le prenotazioni in atto registrano una forte impennata. Si spenderà di più (anche se di poco) rispetto all’anno scorso: complessivamente – tra consumi alimentari, turistici, per i regali e per le altre spese personali – si arriverà a una variazione all’incirca dello 0,9%. La spesa media delle famiglie per i regali, invece, sarà in Toscana di 350 euro (256 euro la media nazionale). E se la crisi si percepisce ancora nelle famiglie meno abbienti, il desiderio di ripartire si rifletterà sulle scelte per i regali, con la volontà di non far mancare le sorprese sotto l’albero prima di tutto per i più piccoli (a loro andrà il 43% dei doni tra libri, capi d’abbigliamento, giochi di una volta o tecnologici, trenini, bambole e macchinette).

Cibo e vino, i regali preferiti Gli acquisti che vanno per la maggiore per le prossime festività rimangono cibo e vino (scelti dal 77% degli intervistati) seguiti, tra le altre cose, da libri, capi d’abbigliamento, giocattoli o regali tecnologici audio-video, di telefonia, tv e computer. Nella scelta dei doni la convenienza rimane il primo parametro di riferimento (al 57%). E se il 24% degli italiani privilegerà la qualità, non sono pochi quelli che approfitteranno della tredicesima mensilità per mettersi in pari con le bollette scadute o accantonarne una parte (44% del campione) per le spese future, magari aspettando le migliori occasioni dei saldi. Tra gli operatori commerciali, ha aggiunto Nico Gronchi «c’è la consapevolezza che il tradizionale shopping natalizio, pur meno condizionato rispetto agli scorsi anni dalla pesante crisi che ha attraversato il Paese, spinge il settore anche in un contesto internazionale preoccupante a non spengere le luci di Natale anzi a reagire e rendere i nostri Centri Commerciali Naturali più belli e accoglienti, moltiplicando iniziative in ogni luogo offrendo alla clientela nuove opportunità accompagnate dalla consueta cortesia e professionalità che è un valore inestimabile del nostro articolato tessuto commerciale».

 

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