stelo commissario viareggio
Fabrizio Stelo

«Sono pronto a lavorare con il massimo impegno, non sapere fino a quando rimarrò in carica non facilita, comunque mi impegnerò al massimo per il bene di Viareggio e dei suoi cittadini, che è la cosa che mi preme maggiormente». Lo ha detto dopo il suo insediamento, il commissario prefettizio del comune di Viareggio, Fabrizio Stelo, il terzo in quattro anni nella citta’ versiliese. «Non so quanto rimarrò in carica – ha spiegato Stelo – perché essendo stato presentato un ricorso al Consiglio di Stato, non conosco i tempi dell’esame di queste pratiche, quindi è difficile ipotizzare. Può essere una questione di settimane, come di mesi».

Il campo rom una delle mprime questioni da affrontare Stelo, che si è insediato dopo che il Tar ha annullato le elezioni del 2015 e quindi Giorgio Del Ghingaro è decaduto da sindaco, ha anche reso noto che nominerà «almeno due» sub-commissari, poiché manterrà a Firenze l’incarico di vice prefetto e capogabinetto. Fra le cose rimaste in sospeso della giunta Del Ghingaro c’è lo smantellamento del campo rom. «Mi è stato dato l’input ed è una delle priorità su cui dovremo lavorare, però non è una cosa semplice. Di concerto con la Prefettura e con il Comune – ha detto Stelo – dovremo organizzarci, però prima voglio capire bene il da farsi». Alla domanda se avesse intenzione di accettare le dimissioni dei presidenti delle varie Fondazioni, il neo commissario ha risposto: «Per prima cosa le dimissioni vanno materialmente presentate per scritto, poi esaminerò caso per caso e deciderò sul da farsi».

del ghingaro
L’ex sindaco Giorgio Del Ghingaro

Del Ghingaro: «A perdere è solo Viareggio» Sulla nomina del commissario a Viareggio è tornato anche il sindaco destituito: «In questa vicenda perde Viareggio – ha sottolineato Del Ghingaro – Una città che, con l’impegno di tutti, stava ripartendo oggi è di nuovo umiliata e ridicolizzata. Viareggio e i suoi cittadini non meritano questa nuova ribalta in negativo. A Viareggio si sono svolte elezioni democratiche, la comunità ha scelto il cambiamento che oggi viene di nuovo fermato e di fatto impedito». I giudici amministrativi avrebbero deciso l’annullamento delle elezioni dopo il ricorso di Massimiliano Baldini (candidato sindaco di Lega, liste civiche e Fdi) sulla base di alcuni errori nel conteggio delle schede. Del Ghingaro, spiega in un post su Facebook di non voler entrare nella vicenda giuridica e che, personalmente, non farà «alcun ricorso perché io sono forte della mia onestà e consapevole di aver lavorato, in questo anno, nell’esclusivo interesse di una città che ho scelto con entusiasmo e amore». In realtà contro la decisione del Tar un ricorso al Consiglio di Stato è stato presentato la scorsa settimana da un consigliere comunale, Gabriele Tomei, eletto nella lista di De Ghingaro.  «Adesso per me è arrivato il tempo del silenzio e della riflessione, un tempo che servirà a capire quale strada intraprendere – ha continuato l’ex primo cittadino -. Sento la responsabilità di chi ha creduto in me, la mia è solo una momentanea presa di distanza da questa situazione che molti definiscono inverosimile. Ricordo che io ho vinto con tremila voti di scarto rispetto ai miei sfidanti e adesso questo risultato politico, che nessun tribunale può cancellare, è stato ignorato».

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