Il gol di Emeghara contro l'InterBisognerà mandare un cesto di regali a Fredy Guarin che, con il suo assist per Emeghara, tiene in vita il Livorno. Battute a parte, onore e merito ai labronici per aver reagito al doppio svantaggio all’intervallo firmato Hernanes e Palacio e, al tempo stesso, aver raggiunto un risultato importante in ottica salvezza: il 2-2 del Picchi contro l’Inter dà sicuramente morale a tutto il collettivo amaranto in vista del finale di stagione. Va da sé che sia un punto di importanza vitale, considerando anche quanto non fatto dalle dirette concorrenti: c’è tantissimo su cui lavorare, e Di Carlo è il primo ad ammetterlo, ma arrivati a questo punto della stagione non bisogna fare molto gli schizzinosi. «È una rimonta che vale tanto per la squadra, per i tifosi, per il presidente e per tutto l’ambiente che sa che deve lavorare per fare più punti possibile – ha detto nel post gara il tecnico amaranto -. Siamo giovani, in alcune situazioni non riusciamo a scalare bene sulle marcature, ma ogni volta che succede prendiamo gol, non ci graziano mai. Paghiamo pesantemente tutte le situazioni, era gia’ successo a Catania e un’altra volta, ma l’importante e’ che il Livorno abbia un’anima».

Paulinho dopo la rete con l'InterLivorno-Inter 2-2 Quello che è mancato nel primo tempo, ovvero la grinta e la voglia di lottare su ogni pallone, è stato ampiamente recuperato nella ripresa e non è probabilmente un caso se l’andamento della gara sia cambiato con il passaggio livornese al 4-4-2. Certo, il gran gol di Paulinho ha contribuito enormemente ma con un modulo più consono alle proprie corde il Livorno si è espresso meglio in campo. Appare inoltre evidente come Belfodil, questo Belfodil, non sia affatto utile alla causa: o si sveglia o molto meglio l’esuberanza di Emeghara. «Erano tre mesi che non venivo allo stadio per vedere i miei ragazzi, bisognava dedicare questo grande secondo tempo a questo pubblico, e poi i gol di Paulinho sono troppo belli – ha aggiunto il patron labronico Spinelli -. Questa squadra deve salvarsi, starò più vicino a loro, sono stato assente per tre mesi per i motivi che sapete ma stasera non li ho lasciati soli». Ora per gli amaranto c’è la trasferta allo Juventus Stadium, nella quale conterà moltissimo l’approccio mentale prima ancora del risultato, e poi la “Gara”: lo spareggio-salvezza con il Chievo.

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