Lapide vittime strage Sant'Anna di StazzemaLa furia del vento che ha provocato tanti danni in Toscana la settimana scorsa ha distrutto anche la grande lapide con iscritti i nomi delle 560 vittime della strage nazifascista del 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, in Alta Versilia (Lucca), collocata dietro al Monumento Ossario dei martiri di Sant’Anna. La scoperta è stata fatta a giorni di distanza dalla tempesta di vento. «Tutto il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema è distrutto, non solo la lapide – spiega sindaco di Stazzema Maurizio Verona –: la chiesa è stata scoperchiata, il piazzale è coperto di alberi e in parte danneggiato, la via Crucis che porta all’ossario devastata».

Nel territorio di Stazzema, la caduta di alberi ha comportato problemi alla viabilità oltre che l’interruzione dell’energia elettrica. Tra l’altro ieri il sindaco ha anche disposto la chiusura di tutti i sentieri di montagna, segnalati e non, per il tempo necessario a ripristinare le condizioni di sicurezza.

La Toscana ritorna alla normalità Intanto il miglioramento delle condizioni atmosferiche sulla Toscana sta favorendo il progressivo ritorno alla normalità anche se in alcune province si riscontrano ancora criticità.  E’ quanto si rileva dalla direzione regionale Toscana dei vigili del fuoco, ancora impegnati negli interventi: dal 5 marzo, giorno del forte vento che ha creato danni per centinaia di milioni di euro secondo le prime stime, a stamani i pompieri hanno effettuato poco meno di 4.000 interventi.

A Pietrasanta situazione ancora critica Riguardo poi alla Versilia, se migliora la viabilità, con le strade che vengono via via ‘liberate’ dai pali o pini caduti giù, nel territorio del comune di Pietrasanta in particolare ma non solo permangono problemi legati alla mancanza di energia elettrica. A Pietrasanta è giunta anche una colonna mobile della Protezione civile ed è stato attivato un servizio di assistenza per i cittadini che sono in condizioni di disagio abitativo a causa dell’emergenza. Distribuiti anche generi di prima necessità a persone con problemi di spostamenti, mentre una famiglia è stata temporaneamente alloggiata presso un albergo convenzionato

 

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