Portare al centro del dibattito pubblico e politico le esigenze delle imprese e offrire alla politica elementi utili a orientare le scelte da compiere nei prossimi mesi per promuovere la ripresa della Toscana. E’ l’obiettivo di Confindustria Toscana con #ImpattoToscana Industria e Sviluppo, le sfide per il futuro, iniziativa con cui le imprese intendono segnalare a chi guiderà la regione le priorità per ripartire dopo la crisi. Il sistema confindustriale toscano, spiega una nota, ha commissionato una ricerca all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per analizzare lo scenario economico attuale e richiamare quindi l’attenzione su alcune direttrici di sviluppo indispensabili in un’ottica di medio periodo.

8 direttrici Sono otto le direttrici identificate dallo studio, che spaziano dall’economia circolare all’Industria 4.0 e al capitale umano, che sarà presentato nel corso di un incontro l’11 settembre a Firenze. «Siamo in un momento cruciale per la nostra regione – sottolinea Alessio Marco Ranaldo, presidente di Confindustria Toscana -. La crisi pandemica ha ulteriormente indebolito un’economia già in rallentamento, con la produzione che potrebbe segnare un -12% rispetto allo scorso anno, peggio della media nazionale. Ora occorre condividere con politica e parti sociali un percorso di crescita che tragga il massimo vantaggio dalle risorse in arrivo dall’Europa». Per Ranaldo, «tuttavia, in questa campagna elettorale non vediamo quella necessaria attenzione ai temi di politica e sviluppo, che le imprese, vero motore di benessere economico dei cittadini, chiedono da molto tempo. Per questo abbiamo deciso di avviare uno studio e una campagna che riporti al centro del dibattito pubblico le loro esigenze. Perché senza imprese la Toscana non ha futuro».

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