Imu sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli, “caro-gasolio”, aumenti dei contributi previdenziali: sono queste le grandi emergenze dell’agricoltura italiana che rischiano di mettere fuori mercato migliaia di imprese, oberate da costi divenuti sempre più insostenibili. Uno scenario difficile – sottolinea la Cia Toscana – al quale fanno riscontro prezzi sui campi non remunerativi, un vero e proprio assalto all’agroalimentare “made in Italy” e la prospettiva di una riforma della Politica agricola comune il cui negoziato si preannuncia tutto in salita e con nuovi complessi problemi per i nostri agricoltori.

Manifestazione a Roma Per richiamare l’attenzione del governo, delle istituzioni e dell’intera società per una politica tesa a valorizzare il ruolo centrale dell’agricoltura, la Cia-Confederazione italiana agricoltori insieme a Confagricoltura e Copagri scenderanno in piazza a Roma. L’appuntamento – che vedrà oltre centocinquanta agricoltori toscani della Cia regionale, con il presidente Giordano Pascucci – è domani 13 marzo (dalle ore 9.30 alle 14), davanti alla Camera dei Deputati in Piazza Montecitorio.

Le richieste del mondo agricolo «Obiettivo – spiega Pascucci – è, dunque, quello di una revisione della manovra economica del Governo che sta penalizzando pesantemente il settore e di interventi e provvedimenti mirati alla riduzione dei gravosi costi e al rilancio di sviluppo e competitività delle aziende. Il tutto per creare le premesse per una nuova politica agraria nazionale».

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