«Ancora un morto sul lavoro, una giovane vita spezzata nel cantiere Seven Stars a Navicelli di Pisa a seguito di una caduta da un ponteggio». Così in una nota la Fiom Cgil Toscana in merito all’operaio 39enne morto la notte scorsa cadendo da un ponteggio alto circa 14 metri all’interno di un cantiere navale nella Darsena Pisana. «Gli infortuni sul lavoro e le morti bianche non sono mai frutto del caso e la cantieristica resta uno dei settori più gravemente a rischio – prosegue la nota -, soprattutto per la presenza di appalti e sub appalti spesso definiti nell’ottica del risparmio e che poi si traducono in peggiori condizioni per i lavoratori».

Responsabilità e rispetto «I datori di lavoro hanno gravi responsabilità per la mancata applicazione delle norme di sicurezza – prosegue il sindacato -. Chiediamo che sia fatta piena luce su quanto accaduto e vengano accertate tutte le responsabilità. Abbiamo denunciato più volte che la Nautica in toscana risente di uno sviluppo distorto e che le concessioni debbano essere rilasciate solo a seguito di precisi impegni e garanzie sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti fondamentali dei lavoratori. Sul rilascio delle concessioni chiamiamo a risponderne tutte le Istituzioni ai vari livelli ad iniziare dalla Regione Toscana. Per quanto ci riguarda, come Fiom, avvieremo una propria e vera vertenza Nautica Toscana perché questo sviluppo fondato spesso sull’arretramento delle condizioni dei lavoratori è ingiusto ed inaccettabile. E’ intollerabile che in un paese civile si continui a morire di lavoro ed avvengano gravi incidenti per l’aggiramento o il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Lotteremo e ci batteremo affinché venga restituito al lavoro ed ai lavoratori tutto il rispetto, il valore e la dignità che meritano».

Dipendente di una ditta in appalto Il 39enne deceduto, secondo quanto si apprende, lavorava come saldatore per una ditta di carpenteria che opera in appalto, la Mp Metal di Cascina (Pisa), e si occupava di uno yacht in refitting. Sull’episodio stanno indagando i funzionari della Medicina del lavoro dell’Asl Toscana nord ovest. Il cantiere è stato sequestrato. Gli inquirenti non escludono che l’incidente sia avvenuto quando il lavoratore aveva terminato il suo intervento e stava scendendo dal ponteggio.

Il cordoglio della Regione Toscana «Il presidente della giunta e tutta la Regione Toscana si stringono intorno alla famiglia di Alessandro Colombini, l’operaio di 39 anni morto la notte scorsa in un cantiere navale ai Navicelli (Pisa) a seguito dalla caduta da un ponteggio». Scrive in una nota la Regione Toscana. «Nell’esprimere le condoglianze alla famiglia il presidente della Regione sottolinea come purtroppo la lista degli infortuni mortali si allunghi ancora una volta e ribadisce che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro. L’impegno per la sicurezza e la diffusione di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, ha aggiunto, deve essere intensificato. E questo è un compito che spetta sia alle istituzioni sia a tutti gli altri soggetti del mondo produttivo».

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