Pronti alla mobilitazione e a un presidio davanti al Mibact di Roma i lavoratori dell’appalto dei servizi di biglietteria, accoglienza e bookshop dei Museo dell’Accademia e di San Marco a Firenze. E’ quanto rende noto la Filcams Cgil.

La vertenza è legata al subentro nell’appalto, di CoopCulture, cooperativa che si è aggiudicata in regime provvisorio la nuova concessione, in precedenza di Opera. Le mobilitazioni dei lavoratori, che temevano una perdita di salario fino a 290 euro mensili con l’assegnazione del nuovo bando, avevano portato a fine dicembre a un impegno da parte di CoopCulture: garanzia di mantenere gli stessi livelli occupazionali e retributivi. Ma CoopCulture, riferisce il sindacato, «sostiene che, a causa di alcuni ricorsi presentati relativi all’assegnazione della concessione ed essendo quindi questa sub iudice, non vi sia lo spazio per poter sviluppare la trattativa su elementi specifici della retribuzione. Vista l’oggettiva difficoltà di proseguire nel confronto, nonostante gli accordi del 2015 a firma Ministro Franceschini e dei successivi incontri presso il Mibact del luglio/agosto 2019 abbiano offerto rassicurazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali ed economici dei lavoratori impiegati, lo scorso 13 febbraio l’assemblea dei lavoratori dei musei statali si è riunita presso la Camera del Lavoro di Firenze e ha conferito a Rsu e Filcams Cgil il mandato di pretendere il rispetto dei patti da parte di CoopCulture e un incontro in tempi rapidi». Lavoratori e sindacato «sono pronti a mettere in campo le iniziative di protesta necessarie, nei confronti dell’azienda e del Mibact, a partire da un presidio presso lo stesso Mibact a Roma nelle prossime settimane, insieme a tutti i lavoratori dei Polo museale fiorentino».

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