I risparmiatori delle 4 banche azzerati non dimenticano chi ha distrutto il loro futuro, come quello di un’intera città. Per questo, in una nota, annunciano per domani ad Arezzo un sit in di fronte la sede dell’ex Banca Etruria

«Cancellati 135 anni di storia» «Sono passati più di due anni da quel decreto che con un colpo di penna ha azzerato soldi e futuro di 135mila risparmiatori, responsabili di essersi fidati della loro banca – si legge nella nota – .  Quel giorno 4 piccole banche sono state fatte affondare da un governo che invece di salvaguardare l’interesse dei più deboli ha prestato il fianco ai potenti. E da due anni ormai ci sentiamo ripetere lo stesso falso ritornello che si è agito così per salvare i correntisti, quando in realtà i correntisti fino ai 100mila euro erano già salvaguardati da una legge in merito che utilizza un fondo interbancario creato ad hoc. La verità – prosegue la nota – è che per inefficienza e scarsa attenzione di un territorio, con la firma del famoso decreto si è azzerato i risparmi di tanti cittadini, ma allo stesso tempo si sono cancellati 135 anni di storia di una città».

«Oggi c’è banca avulsa dal territorio» La nota, spiega, infatti, che «le insegne, nelle filiali come nell’ex centro direzionale di Arezzo, sono già state sostituite. Il nome di Banca Etruria è stato cancellato definitivamente, rimanendo forse solo nei fascicoli giudiziari. Per Arezzo significa dire addio a un pezzo fondamentale di storia economica e sociale. Oggi al posto di Banca Etruria, depredata senza pietà da faccendieri e manager, c’è una banca completamente avulsa dal territorio, ed il timore è che insieme al marchio Banca Etruria tramonti per sempre su Arezzo l’epoca dell’oro».

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