«Equilibrio di bilancio senza poste straordinarie né licenziamenti entro il 2018». E’ l’obiettivo dichiarato dal sovrintendente del Maggio musicale fiorentino, Cristiano Chiarot, durante l’audizione delle scorse ore in Commissione a Palazzo Vecchio. Per realizzarlo, Chiarot ha spiegato di puntare ad un «taglio alle spese per rendere più efficienti i vari settori aziendali ed i loro costi», ma senza «penalizzare il budget artistico e quello della direzione del personale, in un’ottica di responsabilità sociale e nel rispetto dei lavoratori del Maggio». Insieme a questo il sovrintendente conta di realizzare più introiti da bigliettazione, ed ottenere più sostegno economico dai privati. Quanto al problema per ridurre il debito consolidato, che ammonta a circa 68 milioni, Chiarot ha detto di ritenere che non esiste «un’unica soluzione per abbatterlo, ma varie», e di essere «al lavoro su più fronti per affrontare il problema».

Stagione concertistica al via Illustrata alla commissione cultura e sport, presieduta da Maria Federica Giuliani, sia la situazione economico-finanziaria dell’ente sinfonico che, in linea generale, i programmi culturali futuri. Chiarot ha garantito la massima trasparenza nei rapporti tra i soci pubblici del teatro e coloro che sono stati chiamati a gestire il più importante centro culturale della città. Maggiori ricavi in termini di bilancio sono stati preventivati dalla vendita di biglietti in misura consistente dato che per un teatro qual è quello dell’Opera, che può ospitare fino a 1800 persone, il bacino di utenza di riferimento è sicuramente quello a livello regionale, cioè di 3/4 milioni di persone. Dal punto di vista culturale vi è un ritorno alla programmazione più ampia del festival, la prossima 81esima edizione che andrà da maggio alla fine di luglio, mentre la stagione partirà da ottobre 2017 con la messa in scena di La Rondine di Giacomo Puccini che non è mai stata eseguita a Firenze, per terminare nel settembre 2018 con la trilogia popolare verdiana che sarà diretta da Fabio Luisi con un progetto registico unitario; si vuole far lavorare il teatro a pieno ritmo e di anticipare la programmazione cercando di allargare il più possibile l’utenza, cercando soprattutto di attrarre e formare anche pubblico giovane ed i tanti visitatori che giungono a Firenze. Tante le collaborazioni con le realtà che in questi anni si sono distinte nel panorama culturale cittadino come ‘Gli Amici della Musica’. Verrà data importanza alla danza, sia classica che moderna con ospitalità di Corpi di ballo e si punterà a produzioni che coinvolgeranno anche compagnie locali come quella di Virgilio Sieni o altre con giovani artisti. Molti i progetti anche con Venti Lucenti che lavorano nelle scuole e con l’Ort, l’orchestra regionale della Toscana. Saranno 28 i concerti sinfonici e, tra questi, spiccherà il ciclo integrale delle sinfonie di Sostakovic che non è mai stato eseguito prima in Italia nella sua interezza

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