immigratiMentre il ministro degli Esteri del governo guidato da Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, respinge gli attacchi provenienti da Francia e Germania, che nel bilaterale tenutosi ieri fra i rispettivi premier hanno invitato l’Italia a rispettare gli impegni presi sulla gestione immigrazione («Non accetteremo piu’ ritardi su questo fronte» hanno pronunciato in coro Francois Hollande ed Angela Merkel ndr),  dalla Toscana arrivano segnali importanti proprio sul fronte accoglienza. «Tiene il modello toscano dell’accoglienza e nonostante le difficoltà di gestione di un problema che non può non essere affrontato a livello nazionale ed europeo, la Toscana è attrezzata per affrontare gli arrivi di profughi previsti in questi mesi» ha spiegato l’assessore all’immigrazione Vittorio Bugli nel corso della prima riunione della giunta regionale dopo la pausa estiva.

6.500 migranti in Toscana La valutazione emerge anche dai numeri: si parla di 5.400 profughi, dati di una settimana fa, attualmente ospitati in 370 strutture, principalmente appartamenti privati e altre strutture messe a disposizione da aziende sanitarie, da amministrazioni comunali e anche dalla Chiesa: con quest’ultima, tra l’altro sta procedendo l’interlocuzione per individuare nuovi possibili strutture. «Il modello toscano sta nel rapporto tra queste due cifre – ha aggiunto l’assessore Bugli – La media è di circa 14 persone ospitate per struttura. È con questa dispersione sul territorio che si può gestire al meglio il problema dell’accoglienza, con soluzioni dignitose che rispondano a un’esigenza di solidarietà ma che allo stesso tempo non gravino sulle casse regionali ed evitino le speculazioni che si sono registrate in altre regioni». Nel mese di agosto si prevede che siano complessivamente 700 gli arrivi. Stessa cifra a settembre, mese oltre il quale si stima che il flusso degli arrivi debba drasticamente ridursi. Complessivamente i profughi accolti, prima dell’arrivo della cattiva stagione che ridimensionerà gli arrivi via mare, si attesteranno sui 6.500. «Si parla di un profugo da accogliere ogni 600 abitanti della Toscana – ha concluso Bugli – questo è l’ordine del problema, assolutamente sostenibile, soprattutto se alla gestione dell’accoglienza parteciperanno anche le amministrazioni comunali che fino a questo momento non hanno individuato strutture idonee».

I profughi e i lavori di pubblica utilità Per l’accoglienza la Regione sta provvedendo anche all’affitto di container. Il nuovo obiettivo è adesso fare in modo che i profughi possano essere coinvolti in lavori di pubblica utilità. Si sta pensando a interventi in campo ambientale, in particolare nel settore della messa in sicurezza del territorio. Su questo il presidente Enrico Rossi ha in programma incontri già questa settimana, per discutere su progetti specifici.  In termini di accoglienza dei migranti ma soprattutto del problema della loro dispersione sul territorio una volta giunti in Toscana, da registrare i numeri esposti ieri dalla provincia di Pisa che ha fatto registrare dalla primavera scorsa a oggi l’accoglienza di 801 immigrati, ma 347 di loro (circa il 43% del totale) risulta irreperibile dai giorni immediatamente successivi all’arrivo nelle strutture di accoglienza diffuse su tutto il territorio provinciale.

 

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