«L’aeroporto non è l’opera di alcuni aristocratici dei salotti o dei poteri forti. L’aeroporto è un’opera che riguarda lavoratori, imprenditori, piccoli artigiani e commercianti, perché è decisiva oggi nella globalizzazione per una città che vuole essere davvero competitiva». Così il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando con i giornalisti a margine di una tavola rotonda su “L’innovazione tecnologica nei distretti italiani”, organizzata a Firenze. «Le infrastrutture sono decisive – ha aggiunto Nardella -. Ho visto con i miei occhi grandi gruppi decidere se investire su una città o su un’altra in poche ore, e dunque sono decisive le infrastrutture».

Questione d’investimenti Per il sindaco «non dobbiamo dare per scontato le grandi imprese che lavorano qui a Firenze, ci mettono poco a trovare altre città dove spostare i loro investimenti e quindi avere un aeroporto all’altezza è fondamentale». «A Firenze abbiamo un piano complessivo, a iniziare dalla nuova pista dell’aeroporto e alla completa ristrutturazione della Fortezza da Basso – ha dichiarato il presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi-. Basta con le divisioni fra Comuni che sul piano internazionale non sono paragonabili neanche ai quartieri di grandi città. Abbiamo un’unica grande città che si chiama Toscana, e in quest’ottica dobbiamo ragionare. Le imprese hanno dimostrato di aver intrapreso la strada giusta ma è solo l’inizio di un cambiamento che deve essere più ampio e strutturale: penso alla necessità di procedere spediti nella realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno».

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