«A rischio la salute dei toscani». A lanciare l’allarme sono i sindacati Cgil Cisl e Uil secondo cui «per responsabilità anche dei governi nazionali che hanno ridotto in modo inaccettabile le risorse pubbliche destinate alla sanità – si legge in una nota -, siamo di fronte al forte rischio di un progressivo deterioramento dello stato di salute dei toscani, a tanti cittadini che anche nella nostra regione risparmiano sulla salute o rinunciano totalmente a cure e farmaci».

«Case della Salute, funzionanti poco meno della metà» «E’ particolarmente grave – spiegano i sindacati – che, a distanza di cinque anni dalla riforma del sistema ospedaliero, non si siano approntati tutti i presìdi territoriali, cioè Case della salute e posti letto di cure intermedie dopo le dimissioni dall’ospedale. In particolare, le Case della salute programmate e da realizzare dovevano essere 120 e invece ne risultano funzionanti poco meno della metà, con intere zone della regione completamente scoperte (quelle più in sofferenza sono nell’Asl Toscana Sud-Est, sulla costa meridionale e in Mugello)».

«Necessario aprire tavolo in Regione» Per questo i sindacati chiedono alla Regione Toscana l’apertura di un tavolo: «in concomitanza dell’approvazione del prossimo Piano integrato sociosanitario – prosegue la nota -, è necessaria un’intesa tra la Regione e Cgil-Cisl-Uil per passare dalle parole, dalle belle intenzioni, ai fatti concreti, per far sì che quanto contenuto nei Piani e negli atti di indirizzo regionale incida concretamente e si traduca in miglioramenti per i cittadini della nostra Regione. Cgil, Cisl e Uil Toscana realizzeranno, a partire dal prossimo mese di dicembre, una serie di incontri sul territorio per una verifica puntuale dello stato di salute del nostro sistema sanitario e per attivare le forme di mobilitazione eventualmente necessarie a migliorarne il funzionamento».

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