«E’ inutile che vi sforziate di dare dignità a questa lurida zecca di sinistra per avere visibilità: è solo una terrorista che farà la fine che merita e voialtri siete una pletora di mummie, completamente decontestualizzate dalla vita reale, talmente adusi a spaccare il capello in 4 da dimenticare pure di che cosa state parlando». E’ quanto scritto in un post apparso ieri, e poi rimosso, sul profilo di Fb di una Poliziotta, vice ispettore alla questura di Grosseto, che è stato ripreso e criticato sul social da un ex consigliere comunale e avvocato grossetano.

Contro i giudici Tutto era accompagnato da una foto di Carola Rackete: ieri la Cassazione ha depositato le motivazioni di conferma del ‘no’ all’arresto della comandante della Sea Watch. Il post prosegue con altre parole offensive verso Rackete, mai citata per nome, e si presume contro i giudici, rilevando che la comandante «ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza, cioè pubblici ufficiali, onesti e fedeli alle istituzioni. E gli ospiti sulla nave, non fuggivano da niente».

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