«Il governo non deve concedere altre proroghe ed attivarsi con misure ordinarie e straordinarie per allontanare dal primo novembre Cevital dal nostro territorio». A dirlo attraverso una nota congiunta, le Rsu Aferpi e Piombino Logistic con le segreterie Fim e Uilm, alla luce dell’ultimo incontro di venerdì scorso tra il Ministro Carlo Calenda e l’amministratore delegato di Cevital.

«Ad oggi solo parole» «Ad oggi non ci risulta nessuna novità concreta – prosegue la nota sindacale – le poche indiscrezioni sono notizie che già da diverse settimane circolano nello stabilimento. Ancora una volta soltanto parole e richieste di tempo da parte di un imprenditore che fino ad oggi non ha rispettato nessuno degli impegni che si era assunto». Per le Rsu e le segreterie Fim e Uilm, a partire dal primo novembre il governo dovrà «farsi garante della continuità produttiva dei treni di laminazione almeno fino all’arrivo di un gruppo siderurgico intenzionato a produrre acciaio a Piombino».

«Ai lavoratori garantire ammortizzatore sociale» Fino al compimento dell’intero progetto, spiegano ancora i sindacati, dovrà essere garantito ai lavoratori il reddito con il mantenimento dell’attuale ammortizzatore sociale. «E’ per questo – si conclude nella nota – che chiediamo che il governo convochi le organizzazioni sindacali entro e non oltre il 27 ottobre per aggiornarle su come intenda procedere in vista della scadenza dell’addendum».

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