«Un esempio di accoglienza dei nostri fratelli e sorelle migranti» e don Massimo e le comunità parrocchiali di Vicofaro e Ramini (Pistoia) vanno ringraziate per «l’instancabile impegno e l’attivo contributo a contrapporre la cultura dell’incontro a quella dell’indifferenza e dello scarto». E’ quanto si legge in una lettera arrivata nelle scorse ore a don Massimo Biancalani, il sacerdote pistoiese che si occupa dell’accoglienza migranti, dal Vaticano. La missiva è una risposta alla “lettera-appello” a Papa Francesco e alla Chiesa per restituire la speranza ai rifugiati di Vicofaro che il sacerdote pistoiese aveva consegnato a Papa Bergoglio lo scorso 20 settembre, in occasione di un convegno sull’immigrazione tenutosi in Vaticano a settembre.

Don Biancalani: «Incoraggiamento ad andare avanti» Nella lettera don Massimo aveva parlato dei problemi del suo centro di accoglienza all’indomani della temporanea chiusura del Cas a seguito di un’ordinanza del Comune di Pistoia, per problemi legati alla sicurezza dei locali. La risposta è stata firmata da Fabio Baggio, sottosegretario del dicastero per lo Sviluppo umano integrale Sezione Migranti e Rifugiati. «Prendo questa lettera come un incoraggiamento a portare avanti la nostra attività di accoglienza – ha commentato don Massimo – ‘con coraggio e creatività’, proprio come si legge nella missiva».

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