Sette comuni insieme per contrastare la violenza di genere: questa è l’iniziativa che caratterizza la Festa della Donna 2019 a Lucca. I sette Comuni della Piana, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio, Villa Basilica e Pescaglia, infatti, hanno siglato un protocollo d’intesa che li vede ottimizzare le risorse ed energie a disposizione, per migliorare le risposte offerte dai servizi sia nella fase di presa in carico delle donne che hanno subito violenza e dei loro figli, sia nel percorso di uscita dalla violenza stessa e per garantire il perseguimento e la punizione dei violenti.

La firma Il protocollo è stato firmato questa mattina a Villa Bottini e, oltre ai sette Comuni, hanno siglato il documento altri 28 soggetti – Provincia, Commissione Pari Opportunità della Provincia, ASL Nord Ovest, Centro per l’impiego di Lucca, Ufficio Scolastico Territoriale zona Lucca, Esedra – Liceo G.G. Byron, Associazione Scuola di musica Sinfonia, Centro Antiviolenza LUNA, Fondazione Casa, Caritas – Casa Betania, Caritas – Casa alle Querce, Caritas Diocesana Lucca, Cna, Punto Handy, CGIL, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Ordine dei Farmacisti, Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili, Ordine dei dottori commercialisti, commissione pari opportunità – mentre hanno aderito: Prefettura di Lucca, Questura, Comando dell’Arma dei Carabinieri e Procura. In questo modo si è andata a costituire una rete territoriale che avrà come sede principale il Comune di Lucca e un gruppo esecutivo interistituzionale coordinato dalla zona distretto. Il compito di tale gruppo sarà quello di sviluppare un piano annuale delle azioni da intraprendere. A questo si affiancherà un gruppo operativo che, invece, servirà a seguire i singoli casi e sarà convocato dal centro di coordinamento del Consultorio o dal Centro antiviolenza Luna.

L’assessora Vietina: «Il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenze»  «I dati Istat – spiega l’assessora alle Politiche di genere del Comune di Lucca, Ilaria Vietina – indicano che il 31,5% delle donne che hanno un’età tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche violenze fisica o sessuale, con episodi che si ripetono nel tempo e che divengono via via sempre più gravi e sfociano, nei casi più gravi, nei femminicidi. In questo allarmante quadro diviene, quindi, essenziale mettere insieme le forze e le energie migliori per spezzare il ciclo della violenza, proteggere le donne e i minori, nonché rendere ancor più efficace l’azione educativa e di sensibilizzazione, con azioni mirate non solo verso chi subisce violenza, ma anche a chi questa violenza la perpreta».

Linee guida sulla prevenzione Scopo del protocollo siglato questa mattina è quello di fissare le linee guida sulla prevenzione, con tutti i soggetti della rete impegnati a promuovere attività nell’educazione e nella sensibilizzazione. Si tratta di azioni finalizzate alla lotta alle discriminazioni, agli stereotipi e alle violenze. In questo ambito, infatti, saranno realizzate delle campagne specifiche, rivolte agli uomini, volte a modificarne i modelli di riferimento e i comportamenti. Inoltre, sarà fondamentale l’attività coordinata che servirà per fornire protezione e sostegno a quelle donne che hanno subito volenza maschile e ai loro figli e figlie che hanno assistito alla violenza consumata tra le mura domestiche. A tale scopo, ogni soggetto, in base alle rispettive competenze, infatti, si è impegnato a garantire i diritti delle vittime di violenza durante le fasi dei processi giudiziari. Saranno, inoltre, rinforzate le politiche integrate, attraverso la raccolta di dati utili per tutto il territorio della Piana nel suo complesso, con attività di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dalla rete e con attività di reciproca informazione sui servizi specialistici, come i centri antiviolenza e le case rifugio.

 

 

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