Vacanze sicure al mare e in montagna. Appello e consigli a cittadini e turisti arrivano dalla Regione Toscana che invita a evitare comportamenti che possono mettere a rischio la sicurezza e la vita, propria e altrui.


I consigli per chi è al mare – “Rispettare il mare e l’ambiente che abbiamo intorno, che può rivelarsi molto più ostile di quel che pensiamo – avverte Andrea Nicolini, direttore della centrale operativa del 118 di Viareggio (la Asl 12 di Viareggio ha l’incarico di raccogliere i dati sugli incidenti in mare di tutta la costa, assieme a tutti i comuni e le Asl della costa, il Dipartimento Marittimo della Toscana, l’Agenzia Regionale di Sanità) – Seguire sempre le indicazioni fornite dagli stabilimenti balneari, la guardia costiera, la capitaneria di porto. Evitare di gettarsi in acqua dopo una prolungata esposizione al sole o un pasto abbondante. Scegliere sempre uno stabilimento balneare o una spiaggia attrezzata. Prima di tuffarsi, verificare che il fondale sia abbastanza profondo. Fare immersioni in apnea o con bombole solo se si è frequentato un corso specifico, e segnalare la propria posizione con l’apposito pallone”. In caso di emergenza, l’invito che viene rivolto a tutti è quello di chiamare immediatamente il 118, da qualsiasi località. Per le emergenze in mare, invece, il numero da chiamare è il 1530, al quale rispondono le capitanerie di porto.


I numeri del 2009 – Nell’estate 2009 sono stati 858 gli incidenti balneari sulla costa toscana: 221 codici rossi, 426 gialli, 186 verdi, 25 bianchi. Il 55 per cento del totale sono stati portati al pronto soccorso, il 45 per cento trattati sul posto. 329 (il 38 per cento del totale) erano di origine traumatologica. E 7 sono stati i decessi per malore in acqua o arresto cardiocircolatorio sulla spiaggia. In questa estate 2010, fino ad oggi gli annegamenti sono stati 2, entrambi sulla costa della Versilia. Negli ultimi anni, i decessi per annegamento sono andati sempre calando: 16 nel 2004, sempre 16 nel 2005, 12 nel 2006, 8 nel 2007, 10 nel 2008, 7 nel 2009. Da un’indagine condotta dall’Ars (l’Agenzia Regionale di Sanità) sulle morti per annegamento dal 1960 al 2002, risulta un calo costante: dai 78 del 1960 ai 22 del 2002. “Tanti, e di vario ordine, i motivi di questa progressiva diminuzione – spiega Andrea Nicolini – Le campagne educative di prevenzione, il miglioramento delle strutture di soccorso, la preparazione degli assistenti bagnanti, il miglioramento della rete di soccorso territoriale”.  Sempre da un’indagine Ars sugli incidenti balneari del 2008 in Toscana (647 in tutto), è risultato che il 54,4 per cento sono accaduti in uno stabilimento balneare, il 9,3 per cento sulla spiaggia libera, il 18,1 per cento su una spiaggia attrezzata, il 5,1 per cento su una scogliera, il 7,3 per cento in porto, l’1,1 per cento in piscina, il 4,5 per cento in mare, lo 0,3 per cento in un fiume.

I consigli per i turisti di montagna – Analoga prudenza è consigliata a chi ha scelto la montagna. Questi i consigli di Regione e CAI (Club Alpino Italiano) per chi vuole affrontare escursioni e scalate. Prima di partire: preparasi bene fisicamente; equipaggiarsi adeguatamente; studiare bene l’itinerario; consultare il meteo; non andare mai da soli. Durante l’escursione: fare pause frequenti; se la stanchezza aumenta e l’itinerario è troppo impegnativo, meglio rinunciare e tornare indietro; in caso di temporale, non ripararsi mai sotto un albero e liberarsi di tutti gli oggetti di metallo; in caso di incidente, chiamare subito il 118. Nel 2008 la Regione ha stipulato con il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano del CAI una convenzione, tuttora in vigore, per garantire il soccorso a chiunque si trovi in pericolo o si sia infortunato in montagna o in grotta. Nel 2009, nell’ambito della convenzione sono stati effettuati 156 interventi (circa la metà nelle province di Lucca e Pistoia): di questi, gli infortunati sono stati 73, e 20 i deceduti.


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