«Non possiamo lasciare che nascano i ghetti nelle nostre periferie: dobbiamo ripensare il sistema di assegnazione degli alloggi. Non più grandi complessi condominiali in periferia, ma piccoli complessi inseriti nel tessuto urbano» Così il sindaco di Firenze Dario Nardella, parlando in Consiglio comunale a Palazzo Vecchio dove ha fatto il punto sui suoi primi mille giorni dal primo cittadino del capoluogo di regione toscano.Nei mesi scorsi il sindaco aveva parlato dell’argomento, lamentando che i criteri di assegnazione delle case popolari previsti dalle norme favorivano la concentrazione di immigrati stranieri, e dunque di veri e propri ghetti. «Per noi la sfida deve essere: quale modello di integrazione vogliamo?» – ha aggiunto, portando l’esempio ben riuscito di quanto effettuato con il recupero dell’ex carcere delle Murate, trasformato in un complesso di edilizia popolare. «Non avete mai sentito di furti, violenze, accoltellamenti, reati in quel complesso».

Stop al “mangificio” in centro Nardella ha poi parlato del suo impegno per evitare che il centro di Firenze si trasformi in un cosiddetto ‘mangificio’. «Abbiamo messo in campo un provvedimento unico in Italia, con tutta l’attenzione possibile verso le categorie economiche – ha proseguito Nardella -Ora la grande distribuzione ha fatto ricorso al Tar, e non dico niente. Siamo convinti di aver prodotto una misura di civilta’ attraverso il blocco del ‘mangificio’ del nostro centro di Firenze, perche’ non si puo’ piu’ sostenere questa trasformazione spietata, che da un lato trasfigura l’identita’, la storia e l’anima della nostra citta’; dall’altro danneggia i suoi operatori, quei ristoratori che magari ha fatto un investimento di centinaia di migliaia di euro. Io dico ‘no’ a un centro senza anima. Andremo al Tar a dirlo con tutta la forza. Perche’ comunque alla fine, sul frontespizio delle sentenze, c’e’ sempre scritto in nome del popolo italiano». Il contenzioso vede tre anni di stop sull’apertura di nuovi ristoranti e centri alimentari stabilito dalla giunta e confermato dal voto in Consiglio comunale. Una misura su cui Federdistribuzione ha presentato ricorso al Tar.

Ztl no stop, Firenze prima città in Italia Infine sulla scelta di una Ztl in centro, Nardella ha chiarito: «La prima verifica sulla ztl ‘no stop’ in centro a Firenze dal giovedì al sabato (con finestra di accesso attiva solo nelle ore notturne) sarà dopo 30 giorni; l’avvio, invece sarà rinviato di una settimana. E’ giusto misurare i risultati dei provvedimenti che si applicano, il piano non è un esperimento da laboratorio; ma una misura che oggettivamente deve essere sottoposta a controllo, insieme alle categorie economiche. Siamo la prima città d’Italia a fare una cosa del genere».

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