Daniel Hackett se ne andrà da Siena. La Mens Sana Basket, adesso è più chiaro che mai, potrà contare solo sulle uscite e sui proventi che arrivano dai buyout per fare cassa e per allestire di conseguenza la squadra per la prossima stagione da far guidare al neo-capocoach, il promosso Marco Crespi (leggi). La partenza di Hackett, dopo il lancio di Sportando.net (link) ha fatto il giro del web, scaturendo la rabbia e la desolazione dei tifosi che perdono l’mvp di Coppa Italia e Scudetto, e chiarendo ulteriormente le difficoltà che la società di  Viale Sclavo dovrà affrontare durante l’annunciata rivoluzione estiva. La Banca Mps, ancora main sponsor per l’ultima stagione sulle maglie bianco verdi, non foraggerà più come in passato quei milioni di euro (sull’ordine di circa 10 l’anno) per la principale squadra senese di pallacanestro che nell’ultima decade ha dominato il panorama cestistico nazionale. Già per l’annata 2012-’13 si parlava di budget ridotto, per il 2013-’14 c’era la convinzione che la cifra avesse subito un taglio netto – dimezzato – ma fonti vicine agli ambienti mensanini parlano addirittura un meno 75%. Facendo un rapido calcolo: squadra e staff tecnico, e tutte le spese che ne conseguono, potranno contare su circa 2 milioni di euro. Non la cifra che può permettere di rimanere a livelli di prima o primissima fascia, visto soprattutto il potere economico delle concorrenti in Italia e in Europa.
 
Cosa succede adesso Il nuovo management del Monte dei Paschi ha operato un taglio netto. D’accetta si può dire.  Una decisione che ha lasciato al gm Ferdinando Minucci e a tutto lo staff societario un’unica alternativa. Quella di vendere i pezzi pregiati per fare cassa e poi reinvestire i proventi sul mercato per l’acquisto di giocatori meno talentuosi ma più futuribili. Se n’è già andato coach Luca Banchi, in partenza Daniel Hackett e David Moss, impensabile una riconferma di Bobby Brown: gli “uomini copertina” dei successi mensanini 2012-’13 tutti via da Siena. Soldi sono arrivati per il passaggio del tecnico a Milano ed altri arriveranno attraverso il pagamento del buyout che dovranno versare le pretendenti di Hackett e Moss. E Siena cosa fa? La Mens Sana si sta già guardando intorno e i ritmi di lavoro estivi in Viale Sclavo permettono ben poco tempo a relax e vacanze. Si cercheranno partner commerciali lontano da Siena – Cina, Stati Uniti, Brasile, Francia i territori battuti fino ad oggi -, così come lontano da Siena la Montepaschi dovrà disputare l’Eurolega (leggi), per essere sicura di poter giocare ancora nell’Europa dei big con una certa continuità pluriennale, accattivando magari le attenzioni di nuovi investitori. Sul piano sportivo, con la partenza soprattutto di Daniel Hackett, leader emotivo e carismatico della piazza senese, si ha la sensazione che la Mens Sana abbia chiuso uno straordinario ciclo di vittorie. La società della “Leggenda” dovrà ripartire da capo. Dopo le pagine di storia sportiva scritta, adesso se ne apre una nuova più dura e difficoltosa.  Il Monte dei Paschi tra un anno sparirà dalle maglie, serve un nome nuovo che lo possa sostituire per non sparire. Perché a Siena, il rubinetto sembra ormai chiuso…

Articolo precedenteBye bye “Royal baby”. Il re(gno) è nudo
Articolo successivoSolange a Casciana Cultura tra ricordi, poesie e una dedica d’amore per la città