Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della storica azienda Ponsi di Massarosa (Lucca), rilevata dalla bresciana Ercos nel 2015, contro i 17 licenziamenti annunciati dalla proprietà. Questa mattina i lavoratori si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli dove «sono venuti a portare la loro solidarietà tanti ex colleghi ora in pensione, che sempre in passato hanno partecipato e contribuito alla vita sindacale all’interno della storica azienda di rubinetterie – spiega Mauro Rossi, segretario generale Fiom Cgil della provincia di Lucca – e questo è un segnale rilevante, che fa capire l’importanza che questa azienda ha avuto non solo dal punto di vista occupazionale e produttivo, ma anche per quello che ha saputo esprimere in termini di relazioni e sviluppo della coscienza sindacale».

La solidarietà delle altre aziende A loro, con gli striscioni, si sono aggiunte le Rsu di alcuni grandi aziende della provincia di Lucca: la Kme di Fornaci di Barga, la Corghi di Pieve Fosciana, la Fabio Perini di Lucca, l’Azimut Benetti di Viareggio. Erano presenti anche alcuni esponenti di alcune forze politiche e, come rappresentanti istituzionali, il consigliere regionale Stefano Baccelli e il vicesindaco di Massarosa Damasco Rosi.

Il 9/2 via alla trattativa con l’azienda «L’assemblea ha deciso altre 16 ore di sciopero – spiega Nicola Riva della Fiom Versilia -, delle quali una parte sarà utilizzata il 9 febbraio, in occasione della convocazione presso la sede di Assindustria a Lucca, giorno in cui inizierà la trattativa con l’azienda per scongiurare i licenziamenti».

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