Aprirà entro la fine del 2022, con un immobile restaurato e un nuovo allestimento, il Museo Archivio Richard-Ginori della Manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino. Lo ha annunciato il sindaco Lorenzo Falchi. Ciò sarà possibile grazie alla nascita della fondazione che dovrà prendersi cura del museo, che rappresenta la più completa raccolta delle porcellane e degli strumenti di lavorazione della storica Manifattura dal 1737 fino ai nostri giorni.

Il primo atto L’atto di battesimo della fondazione è stato firmato a Sesto Fiorentino nel corso di una cerimonia pubblica: presenti il ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il sindaco Falchi. E’ una fondazione di partecipazione, senza scopo di lucro, di cui sono soci il ministero, che ha conferito al fondo 100 mila euro, la Regione Toscana che contribuisce con 200 mila e il Comune con altri 100 mila. La Regione parteciperà anche alle spese di gestione (300 mila euro l’anno già stanziati per il 2020, altrettanti per il 2021) e lo stesso farà il Comune (100 mila euro l’anno per i prossimi due anni).

La nuova Fondazione è «un modello positivo», ha sottolineato Franceschini, ricordando che il Mibact si è impegnato «consistentemente» per l’operazione di rinascita del museo, stanziando oltre 6 milioni di euro “per l’acquisizione dell’immobile, della collezione e per il restauro” del Museo della Porcellana, coinvolto nel fallimento della vecchia proprietà di Richard Ginori e chiuso dal 2014. Il museo Richard Ginori è uno dei musei d’impresa ante litteram ed anche un museo del lavoro, oltre che uno straordinario museo del territorio e della città, non soltanto incentrato sulla produzione della Manifattura nei suoi tre secoli di attività ma anche un vasto patrimonio archivistico e librario.

L’accordo Nel marzo 2017 il Mibact ha annunciato l’acquisto del Museo e delle collezioni che si è perfezionato tra novembre e dicembre dello stesso anno; subito dopo sono stati anche stanziati quasi due milioni di euro per gli interventi di ristrutturazione più urgenti. Nel febbraio del 2018 è stato sottoscritto un accordo per la valorizzazione del museo e dell’archivio tra Mibact, Regione e Comune di Sesto Fiorentino. L’accordo prevedeva la costituzione di un gruppo di lavoro cui è stata affidata la elaborazione di un documento di indirizzo per l’elaborazione del programma strategico di sviluppo culturale, identificarne i principi-guida del progetto, museografico ma non solo, e delineare gli elementi principali del modello giuridico-istituzionale ed operativo mediante cui configurare il nuovo Museo-Archivio. I lavori del gruppo di lavoro si sono conclusi nell’autunno del 2019, con l’individuazione degli obiettivi strategici nell’autunno del 2019, con l’individuazione degli obiettivi strategici per il rilancio e lo strumento giuridico della fondazione di partecipazione per la gestione del museo.

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