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Foto Palio.org

Sospensione del processo e messa alla prova presso un’associazione di volontariato che si occupa di ippoterapia. E’ l’istanza presentata oggi da Angela Dell’Osso, legale difensore del fantino del Palio di Siena Massimo Columbu, detto Veleno II, accusato di violenza privata. La Procura di Siena aveva aperto un fascicolo sul caso pochi giorni dopo il Palio del 2 luglio 2015 quando Columbu che correva per la contrada del Valdimontone aveva afferrato per il giubbetto trascinandolo in terra il ‘collega’ della contrada rivale del Nicchio. «L’Ufficio per l’esecuzione penale esterna ha chiesto 90 giorni di tempo per l’elaborazione di un programma per la messa alla prova sociale del mio assistito» ha spiegato l’avvocato Dell’Osso al termine dell’udienza odierna specificando: «Questa scelta difensiva non è un’ammissione di responsabilità ma un modo per placare le polemiche». Alla luce della richiesta dell’Uepe  il Giudice Silvia Romano ha rinviato l’udienza al 1 marzo.

Tittia non si costituisce parte civile In quell’occasione potrebbe essere ascoltato in aula anche il fantino Giovanni Atzeni, detto Tittia, indicato dalla Procura di Siena parte offesa a processo. «Il mio assistito ha scelto di non costituirsi parte civile» ha sottolineato Luigi De Mossi, avvocato di Atzeni, che ha poi evidenziato: «Le cose che succedono nel miglio verde rimangono nel miglio verde, cioè le cose che hanno attinenza con il Palio e con la sua corsa devono necessariamente trovare la loro giustificazione e la loro giustizia solo nell’ambito della giustizia paliesca». «Un processo penale che non ci interessa» ha concluso De Mossi. Il fantino Columbu era stato sospeso dal Comune di Siena in via d’urgenza dalla Carriera del 16 agosto 2015 e, successivamente, squalificato per 10 Palii.

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