Aumentano in provincia di Siena le prestazioni a sostegno del reddito a favore dei disoccupati; calano le posizioni attive di commercianti e artigiani; aumentano quelle delle aziende. E’ la fotografia del 2018 scattata dalla direzione provinciale Inps di Siena e presentata nel corso dell’incontro con la cittadinanza a Palazzo Patrizi che si è tenuto martedì 5 novembre.

Paci (Inps Siena): «Siamo azienda di persone al servizio delle persone» «Un’iniziativa che permette all’Inps di uscire dalla sua “casa” e incontrare la cittadinanza per illustrare quello che quotidianamente facciamo sul territorio – ha dichiarato Emauela Paci, direttore provinciale Inps Siena – perché siamo un’azienda di persone al servizio delle persone».

Ghersevic (Inps Toscana): «A Siena prima iniziativa regionale» «Siamo molto contenti di poter svolgere questa iniziativa anche in Toscana – ha sottolineato Marco Ghersevic, direttore regionale Inps Toscana – Quella di Siena è la prima sul territorio e noi speriamo di poterla replicare presto in altre città con lo stesso ottimo riscontro di presenti»

Il vicesindaco Corsi: «La vera emergenza è il lavoro» «La situazione a Siena è ben presidiata dal nostro assessore al sociale –  ha aggiunto il vicesindaco del Comune di Siena Andrea Corsi -, stiamo cercando di dedicare sempre più risorse perché le persone che rischiano di scivolare nella povertà possano avere gli strumenti per evitarlo. La vera emergenza è il lavoro e per questo siamo convinti che è con un lavoro stabile che si combattono le emergenze sociali».

Ferretti (Caritas): «Lavoro nero una delle piaghe del territorio» «La situazione nel senese non è drammatica come in altre parti della Toscana, anche se qui una delle piaghe è il lavoro nero – ha sottolineato Anna Ferretti, volontaria Caritas -. Gli accessi ai nostri centri di ascolto sono principalmente di persone di origine straniera, anche se gli italiani sono in lieve aumento a causa di un fattore di impoverimento che si sta diffondendo. Nel 2018 sono state 538 le persone che si sono rivolte ai nostri centri, di cui 401 stranieri e 137 italiani».

D’Antoni (Unisi): «La crisi ha raddoppiato le famiglie povere» «La crisi ha colpito molto duramente il nostro Paese facendo raddoppiare le famiglie finite sotto la soglia di povertà – ha sottolineato Massimo D’Antoni professore associato Scienza delle finanze Università di Siena – e in questo senso l’introduzione del reddito di cittadinanza mira da un lato ad accompagnare nel mondo del lavoro e dall’altro a contrastare la povertà».

Millozzi (Microcredito): «Con reddito di cittadinanza in calo richieste nostre erogazioni» «A Siena abbiamo assistito ad un fenomeno singolare: dall’entrata pratica del reddito di cittadinanza ad aprile 2019 le nostre erogazioni sono diminuite e le richieste arrivano maggiormente dagli stranieri – ha spiegato Pier Luigi Millozzi, direttore generale Microcredito di solidarietà -. Il bacino di utenza non è generalmente quello del reddito di cittadinanza, il Microcredito, infatti, che contrasta il pericolo che le persone cadano in povertà, si rivolge a chi ha esigenze temporanee di liquidità ed è in una posizione di lavoro stabile. Spesso i nostri interventi sono rivolti al pagamento di tasse universitarie, spese mediche, pagamento bollette a conguaglio che gravano su un bilancio familiare già al limite».

I NUMERI

In calo artigiani e commercianti, in ripresa le aziende Dai dati illustrati da Inps Siena, emerge che nel 2018 le indennità di disoccupazione sono state 17235, facendo registrare un +1391 rispetto al 2017 (15844) e attestandosi ai livelli del 2015 quando le indennità erano 17509 (15860 nel 2016). Calano di pari passo le ore di cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria e in deroga (1.446.023 nel 2018 contro 2.753.048 nel 2017). Una situazione di crisi che si riflette sul calo di soggetti commercianti attivi sul territorio provinciale: sono stati 10176 nel 2018 contro i 10264 del 2017 pari a -88 unità. Un calo che amplia la propria forbice nel raffronto con il 2015 andando ad evidenziare un -349 unità. Inevitabile il calo del saldo a fine anno della contribuzione corrente versata dai commercianti: 39.889.697 euro nel 2018 contro i 41.570.697 euro nel 2017 (-1.681.000 euro). Non va meglio nel settore dell’artigianato dove nel 2018 le posizioni attive erano 8434 contro le 8624 dell’anno precedente (-190 unità) mentre nel quadriennio 2015-2018 il calo è stato di 602 unità. Il saldo negativo a fine anno della contribuzione corrente versata dagli artigiani è stata di 35.518.992 euro contro i 36.389.796 euro del 2017 con un decremento pari a 870.804 euro. In questo quadro di crisi a fare eccezione sono le aziende con dipendenti che nel 2018 (6790) sono cresciute di 111 unità rispetto al 2017 (erano 6679) e di 605 unità rispetto al 2015 (6185). In crescita è, dunque, il saldo della contribuzione corrente versata dalle aziende: 758.043.410 euro nel 2018 contro i 739.580.567 euro nel 2017 (+18.462.843 euro).

Il reddito di cittadinanza I numeri, provvisori al 30 settembre, dimostrano che a Siena la condizione di povertà è meno diffusa rispetto al resto dell’Italia: sono 1964 le domande accolte, 319 quelle respinte e 1569 le domande in lavorazione. In Toscana quelle accolte sono 36946, il 4,5% in Italia.

Le pensioni In merito alle pensioni (previdenziali e assistenziali), nel 2018 si è registrato un calo di 1746 pensioni distribuite rispetto al 2017 (110.326) e di 2618 pensioni rispetto al 2015 (111.198). In questo quadro tra le 108.580 pensioni nel 2018, 63.042 sono state erogate alle donne e 45.538 agli uomini. Nel 2019 la stima è di 106.113 pensioni erogate, tra queste il 18% tra 0 e 499,99 euro; il 41% tra i 500 e i 999,99 euro; il 17% tra 1000 e 1999,99 euro; l’11% tra 1500 e 1999,99 euro e il 13% più di 2mila euro mensili.

Gli accertamenti In materia di accertamenti del corpo ispettivo Inps, nel 2018 le ispezioni concluse senza necessità di accessi nei luoghi di lavoro hanno permesso di intercettare e recuperare oltre 1 milione di euro di sgravi contributivi, forme di decontribuzione indebite e omissioni contributive  e 181.852 euro di prestazioni indebitamente conguagliate.

I numeri dell’Inps Siena Nel 2018 è di 91 unità il numero della forza lavoro (era di 103 nel 2015, un calo dovuto al mancato turn over. Nel 2019 35 sono state le nuove assunzioni sul territorio provinciale): di queste il 55% ha un’età compresa tra i 50 e i 60 anni, il 23% tra i 40 e i 50 anni, il 18% ha più di 60 anni e il 4% meno di 40 anni. Sul territorio l’Inps è organizzato in una sede centrale a Siena e due agenzie a Montepulciano e Colle Val d’Elsa, oltre ad un “Punto cliente“ ad Abbadia San Salvatore. Nel 2019 (dato al 16 ottobre) sono stati 25.509 i ricevimenti agli sportelli, 18.002 nella sede centrale di Siena e 7507 nelle sedi provinciali. I contatti telematici degli utenti con l’Inps nel 2018 sono stati 10.168 (sede e provincia): di questi, 3976 attraverso la posta elettronica certificata, 4006 attraverso la LineaInps e 2186 tramite comunicazioni bidirezionali.

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