memorial1«Siamo partiti un mese fa da Marzabotto che ha toccato i luoghi della Resistenza, che ha toccato Milano, che ha toccato tutti i luoghi di ricordo. Chiudiamo questa celebrazione della Memoria davanti al nostro principale alleato, l’America e prendiamo un impegno a lottare ogni giorno per la pace, per la democrazia, per la libertà. Lotteremo ogni giorno per essere degni di questo posto. Dio benedica le persone che hanno perso la vita per noi, i nostri popoli e tutti noi». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante il discorso ha tenuto questa mattina al cimitero di Falciani (Impruneta) per la cerimonia commemorativa del Memorial Day che celebra il settantesimo anniversario della vittoria in Europa. «Sono onorato e privilegiato di portare il pensiero di tutti gli italiani in questo giorno, un paese che deve tantissimo al destino di questi giovani italiani – ha aggiunto il premier -. Il nostro spirito è elevato dal sacrificio di questi figli d’America diventati nostri figli. La nostra libertà non è stata gratuita e non è ancora gratuita ma è pagata ogni giorno dagli uomini in uniforme che ci difendono e difendono ogni giorno i nostri figli. Queste persone sono state degli eroi che hanno difeso la nostra nazione, unendosi ai nostri giovani per difendere il valore della libertà».

L'ambasciatore Phillips al Memorial Day
L’ambasciatore Phillips al Memorial Day

La cerimonia di Impruneta, le parole dell’ambasciatore Usa Nel corso della cerimonia ha preso la parola anche l’ambasciatore americano in Italia John R.Philipps. «Sono particolarmente lieto che il presidente del Consiglio si unisca a noi in occasione del Memorial Day nel rendere omaggio ai coraggiosi cittadini americani che giacciono in eterno riposo sul territorio italiano. Durante la sua recente conferenza stampa sono stato veramente colpito quando ha affermato che la liberazione  d’Italia non sarebbe stata possibile senza il sacrificio e l’impegno dell’esercito americano. Ricorderò sempre il suo apprezzamento nei confronti dei giovani soldati che hanno lasciato l’America per venire a combattere in Italia, che hanno perso la vita per salvare i vostri nonni, i vostri padri, le vostre famiglie ed i vostri figli. Tale celebrazione rappresenta per noi un momento in cui fermarci per ricordare le terribili sofferenze e i sacrifici di coloro che sono morti, ma allo stesso tempo anche un momento per guardare avanti, consapevoli di tutto ciò che dobbiamo a coloro che hanno sacrificato la loro vita. Il loro contributo ed il loro sacrificio resero possibile il successo della campagna italiana e in ultima analisi la vittoria in guerra. Una vittoria che ha cambiato il destino dell’America, dell’Europa e non solo. L’alleanza fra Italia e Usa si pone come fondamento della nostra visione di sicurezza transatlantica e del nostro impegno per la pace in Europa – ha concluso l’ambasciatore John R. Philipps -.  Il fulcro di tali valori è rappresentato dalla fede nello Stato di diritto  insieme al rispetto per la sovranità nazionale. A sostegno di tutto ciò esiste la volontà di difendere la pace, così duramente conquistata e a così caro prezzo in termini di vite umane, come un’alleanza militare che non fosse seconda a nessuno».

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