Tutto pronto al Nazareno per festeggiare il nuovo segretario del Partito Democratico, Roma, 30 aprile 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

E’ stato accolto il ricorso del Pd di Carrara, contro il commissariamento del partito, deciso dal Pd regionale, per aver violato l’articolo 18 dello statuto nazionale: il simbolo del Pd torna quindi al candidato sindaco scelto dall’assemblea comunale, ovvero Andrea Vannucci, e il partito non è più commissariato. E’ quanto stabilisce la sentenza emessa stamattina dal giudice Alessandro Pellegri del Tribunale di Massa che ha anche condannato il Pd regionale al pagamento di 7.500 euro di spese legali. Il Pd di Carrara aveva scelto il suo candidato alle elezioni del prossimo 12 giugno, Andrea Vannucci, senza passare dalle primarie, violando, secondo Firenze, l’art 18 dello statuto. Per questo il Pd regionale aveva commissariato il partito inviando a Carrara il commissario Gianni Anselmi che con la coalizione Psi, Pri e liste civiche aveva scelto un nuovo candidato a sindaco, Andrea Zanetti. Vannucci e il Pd di Carrara, a quel punto, avevano presentato ricorso al giudice civile, contro tutte le decisioni prese dal Pd regionale e conseguentemente dal commissario Anselmi. Il ricorso ora è stato accolto dal giudice.

Articolo precedenteSenesi retrocessi. Per il Mangia, prima i candidati c’erano sempre. Ora no
Articolo successivoMorte Monciatti, il mistero delle chiavette Usb. Il legale: «Sono state manomesse»