big_dsc_3636Operazione anti-contraffazione in Versilia: nell’abitazione di tre senegalesi, a cui erano state sequestrate 22 borse con marchio contraffatto, sono state trovate 150mila etichette di altrettanti brand da applicare su capi di abbigliamento e pelletterie, di tutte le principali case, raccolte in 13 grossi sacchi. Molte di queste etichette già divise in kit per singolo capo, da applicare, come per gli originali, in punti precisi. Il numero elevato di etichette fa ritenere agli investigatori di aver trovato un magazzino di stoccaggio e rifornimento per tutto il commercio di merce contraffatta della Versilia.

Le sanzioni Le etichette vengono prodotte e conservate a parte, rispetto ai capi su cui vengono applicate successivamente. I tre cittadini senegalesi sono stati denunciati in stato di libertà per commercio di merci contraffatte. Inoltre, uno di questi, cui era stato rifiutato il permesso di soggiorno dalla questura di Bergamo, ha ricevuto un l’ordine di lasciare il territorio nazionale entro 15 giorni, mentre gli altri due solo il foglio di via dai comuni della Versilia per le residenze in Bergamo e Massa. «Faccio ancora una volta un appello a coloro che si rivolgono a questo tipo di acquisti di non farlo – ha detto il sindaco di Forte dei marmi Umberto Buratti – perché in questo modo viene alimentato un mercato criminale». Alcune settimane fa Flavio Briatore, alimentando un’accesa discussione, aveva evidenziato la presenza di troppi “vu cumpra” sulle spiagge della Versilia a vendere prodotti contraffatti.

Il blitz anti-contraffazione L’operazione è stata eseguita dagli agenti della polizia municipale di Forte dei Marmi e della polizia di Stato del commissariato di pubblica sicurezza della cittadina della Versilia. Il servizio è stato disposto dal Questore di Lucca Claudio Cracovia, con precise direttive operative, a seguito del comitato ordine e sicurezza pubblica, tenuto nei giorni scorsi dal prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro. L’attività di contrasto, secondo le linee guida stabilite, informa una nota della polizia, verrà sviluppata anche con «investigazioni leggere» per risalire alla filiera del commercio, non solo quindi con servizi rivolti alla vendita nelle strade, ma anche con attività specifica tesa ad individuare i canali di approvvigionamento e distribuzione.

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