Foto GiuriaSiena sotto la lente, quella dei giudici che questa mattina hanno fatto tappa in città in vista della scelta finale sulla città italiana che il 17 ottobre a Roma sarà nominata Capitale Europea della Cultura.  «Siamo felici di aver avuto l’opportunità di offrire alla giuria una visione complessiva della città in ogni suo aspetto» ha dichiarato il direttore di candidatura di Siena 2019 Pier Luigi Sacco. «Nelle conversazioni informali il messaggio che mi è arrivato è: avete un grande potenziale, forse ce la potete fare anche senza il titolo ma noi abbiamo spiegato che vista la situazione della città e viste le tensioni – ha aggiunto Sacco – se non arrivasse il riconoscimento ma solo un generico apprezzamento per il progetto, si rischierebbe di dare adito a dinamiche che comprometterebbero tutto». Il direttore di candidatura ha poi aggiunto che «la città è talmente ferita e sfiduciata sulle sue possibilità che se arrivasse questo ulteriore schiaffo rischierebbe d’innescare una dinamica molto perversa».

La giuria A esaminare la città e il suo progetto di candidatura sono stati  Paolo dalla Sega, professore di ideazione eventi dell’Università cattolica di Milano; Anu Kivilo, direttrice dell’ Arvo Part Center;  Jordi Pardo Rodriguez, esperto in politiche culturali e governance, coordinatore scientifico del Culture and Tourism Lab di Barcellona accompagnati da Sylvain Pasqua, membro della Commissione Europea e Leila Nista del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. I giurati hanno visitato alcuni luoghi simbolo di Siena e in modo particolare il centro storico.

Sacco «ragionevolmente ottimista» «Sicuramente ci sono operazioni di lobbying politica molto chiare e visibili ma dire che tutto è già stato deciso è esagerato – ha aggiunto Sacco rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento su chi sostiene che la decisione in merito alla vincitrice tra le sei città finaliste sia già stata presa. – Abbiamo tutte le carte da giocarci» ha poi aggiunto Sacco che si è detto «ragionevolmente ottimista».

Il sostegno della Toscana «Tutta la Toscana è con Siena e sostiene con convinzione la sua candidatura a capitale europea della cultura per il 2019» ha dichiarato il presidente della Regione Enrico Rossi che questa mattina ha incontrato i giurati al Museo Civico insieme ai massimi rappresentanti delle istituzioni, della cultura, dell’economia e della società civile senese. «Sono due i motivi di fondo per cui abbiamo deciso di sostenere questa sfida di Siena – ha spiegato Rossi – innanzitutto la fase di criticità economica vissuta da questa città e quindi la possibilità che da questa candidatura nascano opportunità di rilancio. E, associata a questa, la necessità di Siena di uscire da una identità monoculturale troppo legata alla finanza per allargarsi a nuove prospettive». E a sostegno della candidatura la Regione ha predisposto «40 milioni di investimenti a cui si potranno poi aggiungere i 35 milioni dei fondi comunitari Por che saranno destinati alla valorizzazione delle realtà culturali più attrattive della Toscana».

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