Il Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena passa all’Azienda ospedaliero universitaria. La giunta regionale della Toscana ha infatti approvato nella seduta di oggi il protocollo di intesa in forza del quale l’Università degli studi venderà le Scotte all’Azienda Ospedaliero Universitaria per 108 milioni di euro. L’Azienda acquisterà l’immobile grazie a un mutuo che la Regione autorizzerà ad accendere.


I tempi del passaggio – Il protocollo precisa ancora che la stipula del contratto preliminare dovrà avvenire entro il 15 maggio 2010. In quella occasione l’Azienda Ospedaliera corrisponderà all’Università la prima rata di 54 milioni a titolo di acconto. L’altra rata verrà versata al momento della stipula del rogito notarile di compravendita, cioè entro il 15 settembre, con un possibile posticipo al 31 dicembre 2010.


La storia dell’ospedale senese – Si avvia così a conclusione un lungo e complesso percorso che consentirà all’Azienda Ospedaliera di divenire proprietaria di una struttura, realizzata tra il 1968 e il 1994 a stralci successivi, per la quale ha già speso negli anni circa 43 milioni per opere di manutenzione e nella quale ha svolto e sviluppato la propria attività fino dalla sua costituzione.


Uno sguardo al futuro – Nell’ambito del Piano Sanitario 2008-2010, inoltre, l’Azienda ha approvato un piano di investimenti di oltre 72 milioni di euro, da utilizzare per ammodernare e ristrutturare strutture obsolete e per acquistare impianti, attrezzature, tecnologie e arredi al passo con le esigenze di qualità di un centro di eccellenza. La riunione del complesso in un’unica proprietà, si legge nel protocollo può assicurarne “una uniforme e completa strategia di sviluppo anche sotto il profilo più propriamente organizzativo e operativo” e può consentire “di perseguire anche gli obiettivi di qualità, efficienza, ef ficacia e competitività”. Quanto al prezzo pattuito, una volta presa la decisione di vendere l’Università degli studi di Siena ha incaricato una società di effettuare una valutazione del bene. La stima è stata poi validata dall’Agenzia del Territorio, Direzione regionale della Toscana, Ufficio provinciale di Siena, che ha espresso un parere di congruità tecnico economica il mese scorso.


Siena

Articolo precedenteLa Toscana investe nella ricerca senese, 1 milione e 600 mila euro per 7 progetti
Articolo successivoConaf sulla Marmolada, incontro con la storia e focus sui professionisti della montagna