Uno scatto di Mens Sana-Reggio Emilia (Foto: Montepaschi Sport)Comincia male l’avventura nei playoff di una Mens Sana che in gara-1 dei quarti di finali si è fatta sorprendere dall’aggressività di una Reggio Emilia al limite della perfezione. La squadra di Menetti ha infatti giocato per tre quarti una partita senza sbavature, senza concedere quasi nulla in difesa a una Montepaschi che è andata ripetutamente a sbattere sul il muro che la Grissin bon aveva alzato sotto canestro. Per questo i ragazzi di Crespi si sono ritrovati già nel primo quarto con un margine da recuperare di dieci punti, sprofondando anche fino al -19 nel corso della partita. Poi nell’ultimo quarto il tentativo di riscossa: Haynes e Janning hanno bombardato dalla lunga distanza il canestro avversario, riportando i biancoverdi a contatto di una Reggio Emilia totalmente in confusione; sul più bello però è mancato il guizzo che permettesse di riacciuffiare definitivamente la gara, concedendo così la vittoria alla Grissin Bon, che adesso si ritrova col vantaggio del fattore campo. Sarà necessario ora resettare la squadra e soprattutto ripartire per gara 2 con un approccio difensivo molto diverso.

Il coach di Pistoia Paolo Moretti (fonte: www.lanazione.it)Pistoia verso gara-2 Chi già pensa a gara-2 è anche Pistoia. La matricola terribile che si trova sfidare la corazzata Milano si trova di fronte al secondo appello dopo il ko maturato in una gara-1 dove la Giorgio Tesi è riuscita a rimanere in partita per 30’, salvo poi farsi superare dall’Ea7 nell’ultimo e decisivo quarto di gioco. Per Moretti l’obiettivo è ripartire dalle buone cose fatte: dal fatto che l’Olimpia non è riuscita ad esprimersi sui suoi livelli, cercando poi di aggiungere qualche elemento in più per mettere altri sassolini negli ingranaggi dell’armata milanese. Del resto, anche Davide si presentò davanti a Golia armato della sua sola fionda…

lettL’idea degli ex giocatori della Mens Sana Un capitolo a parte lo meritano le questioni societarie della Mens Sana. Siena affronta l’ultima postseason della sua storia in Serie A, in mezzo a quelle che possono essere le prospettive societarie alla luce della messa in liquidazione di febbraio e dell’istanza di fallimento per bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta “Time Out”. Il 30 giugno scadranno i termini per l’iscrizione al prossimo campionato. Qualunque esso sia, perché la Serie A è una prospettiva non più attuabile per la plurititolata società cestistica senese. L’ultima voce ad alzarsi è quella di un gruppo di ex giocatori della Mens Sana di cui si è fatto portavoce Letterio Visigalli. Il sindaco Valentini, il presidente della Polisportiva Mens Sana Ricci e il liquidatore della Mens Sana Basket Bianchi insieme a vedere gara-1 con Reggio EmiliaLetterio Visigalli in maglia Mens Sana«Il nostro amore per la maglia della Mens Sana ci spinge a manifestare la nostra disponibilità per provare a dare un futuro alla Mens Sana – ha detto Visigalli, capitano mensanino tra gli anni ’80 e ’90 -. Ci siamo, chiunque sta operando per il futuro della Mens Sana può contare su di noi, sul nostro sapere di basket, sulle nostre conoscenze. La nostra idea è quella di una società nuova e trasparente, con entrate e uscite certe, insieme ad un bilancio consultabile online. I tifosi hanno già manifestato la volontà di sottoscrivere gli abbonamenti in qualsiasi campionato: noi vogliamo mettere a sistema tutte queste risorse per ripartire, magari da una Dnb, un orizzonte decisamente plausibile per una squadra composta da giovani che devono giocare ed essere valorizzati, e senza necessariamente avere grossisime risorse a disposizione. Siamo a disposizione, proviamo a rimboccarci la maniche tutti insieme». Insomma, l’appello è lanciato. Chissà che non sia già arrivato a qualcuno dei diretti interessati: leggi il sindaco di Siena Bruno Valentini, il presidente della Polisportiva Mens Sana Piero Ricci e il liquidatore della Mens Sana Basket Egidio Bianchi, tutti e tre fianco a fianco a vedere il match tra Siena e Reggio Emilia.

di Francesco Anichini (@Panico_Meis) e Andrea Frullanti (@AndreFrulla)

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