La Fiorentina perde la sua sesta partita consecutiva venendo battuta anche a Parma, per ‘merito’ di un autorete di Gerson a 10’ dalla fine. Per i viola oltre che il record negativo di k.o. arriva la sentenza peggiore ovvero la non ancora matematica salvezza visto che l’Empoli ha battuto il Torino, costringendo i gigliati a fare almeno un punto nell’ultima gara del proprio campionato, ovvero la sfida di domenica prossima in casa contro il Genoa. Un risultato immeritato per la formazione allenata da Vincenzo Montella ma che punisce una squadra sotto shock, incapace non solo di difendere ma anche di segnare, con l’ennesima prestazione pessima di Giovanni Simeone, schierato ancora una volta titolare, e deludente da tutti i punti di vista. Ma anche il resto della nave gigliata fa acqua da tutte le parti, con gara che ha visto anche un salvataggio miracoloso di Benassi, con palo di Gervinho, così come ‘legni’ sono stati centrati da Chiesa e da Milenkovic. E mentre dopo il triplice fischio finale i giocatori viola sono rimasti in campo per svariati minuti, con alcuni di loro in lacrime, Vincenzo Montella è stato espulso per una reazione nervosa che lo ha visto tirare un pugno ad un cartellone pubblicitario.

Destino in mano «Abbiamo fatto buone gare in termini di prestazioni e di occasioni nonostante non riusciamo a segnare da quattro partite – ha raccontato a fine gara il mister gigliato -. E’ difficile commentare per un allenatore tutto ciò, creiamo tantissimo, anche occasioni nitide ed importanti, però non so cosa stia succedendo se non la mancata tranquillità ma dobbiamo superare anche questo. L’espulsione? Ho protestato per delle scelte arbitrali, non ha fischiato tante cose per il Parma ed ho perso la testa per i pochi minuti di recupero. Faccio poca fatica ad accettare certe cose con sette arbitri. La squadra gioca sta tutto, poi per un’ingenuità perde la partita e non me lo so spiegare». La Fiorentina sembra vittima di segnali negativi, l’Empoli ha battuto il Torino, e colpisce pali e traverse che la condannano. «Il nostro destino è ancora nettamente nelle nostre mani e dobbiamo contare solo su noi stessi – ha proseguito Vincenzo Montella -. Un po’ ce la siamo cercata ma certe cose dobbiamo affrontarle di petto. Il mio momento negativo? E’ un periodo estremamente difficile, la vedo come una prova. Per me il livello di partite contano fino ad un certo punto. Ora dobbiamo buttare la paura da qui a domenica, affrontare di petto con determinazione questa situazione. Il nostro futuro ed il nostro destino è nelle nostre mani e quindi abbiamo l’obbligo di dare il meglio. Siamo agitati negli ultimi 30 metri e questo va migliorato».

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