Sono risultati a dir poco sorprendenti quelli che escono dal secondo turno delle elezioni amministrative svoltesi nella giornata di ieri in particolare in tre città chiave del territorio toscano da sempre demarcato dal colore rosso o comunque caratterizzato da sindaci di stampo di centrosinistra.
L’esultanza di De Pasquale a Carrara

I 5 Stelle trionfano a Carrara, a Pistoia vola il centrodestra  Infatti, ad esempio, dopo il successo di Livorno con il trionfo poco piu’ di un anno fa di Filippo Nogarin, stavolta è stato il turno di Carrara a segnalare come il Movimento Cinque Stelle stia guadagnando voti, consensi e soprattutto primi cittadini nella regione che è quella dell’ex premier ed oggi segretario del Pd, Matteo Renzi. Il successo di Francesco De Pasquale su Andrea Zanetti con ben 30 punti di distacco di vantaggio è un tonfo vero e proprio per il Partito Democratico che pero’ segna la sua peggior sconfitta in un’altra città, Pistoia, dove Alessandro Tomasi ribalta il risultato del primo turno e non solo sconfigge Samuele Bertinelli ma per la prima volta nella storia della democrazia italiana, nel luogo che quest’anno è capitale della cultura, porta ad avere un sindaco che non sia di centrosinistra. A Lucca vince Alessandro Tambellini ma davvero per una manciata di voti su Remo Santini, tanto che nessuno in nottata ha voglia di parlare con toni trionfalistici dal Pd.

Mazzeo (Pd): «La sconfitta di Pistoia fa male» «In certe serate il sentimento non può che essere duplice e contrastante-ha sottolineato il vicesegretario Pd, Antonio Mazzeo – A fronte di risultati nazionali non certo positivi, in Toscana a consuntivo il PD ha vinto in 4 dei 6 comuni sopra 15mila abitanti che andavano al voto e il ballottaggio ci porta anche una buona notizia tutt’altro che scontata.La vittoria di Alessandro Tambellini sindaco di Lucca ci conferma infatti al governo di una città che per tanti anni è stata in mano alla destra e premia il grande lavoro che, specialmente nelle ultime settimane, abbiamo messo in piedi sul territorio per spiegare quante e quali fossero le differenze tra la nostra proposta e quella degli avversari. D’altro canto la sconfitta di Pistoia fa male, tanto. È evidente che il logoramento del rapporto tra amministrazione comunale e città ha superato di gran lunga il livello di guardia. Il lavoro fatto nelle ultime due settimane non è bastato a modificare questo dato di fatto. Di fronte a un risultato così pesante, l’analisi di cosa non ha funzionato nel governo della comunità dovrà essere senza sconti. Certo, in una Regione storicamente di centrosinistra come la nostra pare anche abbastanza chiaro che la scissione abbia disorientato tanti cittadini e tanti nostri elettori, qui più che altrove. E il risultato di Carrara, dove le divisioni interne al centrosinistra sono state gravi e profonde al punto che tanti pezzi della passata amministrazione hanno preferito sostenere il candidato del M5S, ne è una riprova ulteriore, per di più in un territorio dove una crisi economica e sociale più forte che altrove in Toscana ha acuito il malessere e il desiderio di cambiamento a livello amministrativo».
Donzelli (Fdi): «Centrodestra compatto come vuole Meloni» «Il successo di Pistoia è la dimostrazione che un’altra politica ed un altro modo di farla è possibile anche in Toscana – ha commentato raggiante il capogruppo in regione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli– In questi mesi ed in particolar modo in questi giorni si è respirata un’aria diversa, che ha messo in luce tutti gli errori della politica nazionale di Renzi che poi sono le scelte emerse dalle inchieste che hanno colpito il Pd. Il successo di Tomasi è inaspettato quanto bellissimo e da qui bisogna ripartire sull’esempio e la volontà di un centrodestra compatto sul modello voluto da Giorgia Meloni».
Giannarelli (M5S): «A Carrara voglia di cambiare»  Festa anche nel M5s. «Abbiamo dimostrato con i fatti che non siamo solo Livorno ma che anche a Carrara, un territorio difficile, di confine, pieno di problematiche, c’è voglia di cambiare – ha raccontato a tarda notte Giacomo Giannarelli– De Pasquale dimostrerà la forza delle idee e di un chiaro progetto di cambiamento, fatto di concretezza e voglia di stare fra la gente, che sono da sempre la forza del Movimento cinque Stelle. La sconfitta del Pd? E’quella del governatore Rossi e del segretario Parrini incapaci da sempre di capire cosa vogliano le persone di questa regione. Il vento è da tempo che sta cambiando ma loro non se ne sono ancora accorti».
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