IMG_20150906_193446E’ stato il Quartiere S.Andrea a portare a  casa la vittoria della Giostra del Saracino dopo una sfida estenuante col rivale Porta Santo Spirito. Una sfida a  suon di cinque, mai vista prima.

La sfida Un gioco da fuoriclasse. Questo è diventato il Saracino negli ultimi tempi. Lo confermano i tiri dei cavalieri e l’andamento della Giostra di ieri: una delle più belle di sempre. Sì perché è raro che la Giostra prosegua sin dopo il tramonto, con ben tre turni di spareggi e otto centri. Numeri da far girare la testa. Tanti cinque come ieri non si erano mai visti. Un risultato analogo risaliva al 2007 quando era stato stabilito il record con sei centri consecutivi. Record ormai clamorosamente stracciato.  Degli otto centri messi a segno ieri, quattro sono di Sant’Andrea (tre con Enrico Vedovini e uno con Stefano Cherici), tre di Santo Spirito (due con Gian Maria Scortecci e uno con Elia Cicerchia), uno Porta del Foro con Andrea Carboni. Sia per Carboni che per Scortecci, è stato il primo centro colpito in gara. Nel complesso tutti i giostratori hanno mirato al centro e chi non lo ha colpito spesso lo ha sfiorato mancandolo di pochi millimetri. Nessun centro invece per Porta Crucifera, che deve accontentarsi dei quattro punti di Alessandro Vannozzi e Filippo Fardelli. Quattro punti anche per Andrea Vernaccini di Porta del Foro. Nel secondo giro di carriere, Cherici di Sant’Andrea tenta un cinque ma non va oltre un quattro. Cicerchia di Santo Spirito avrebbe la possibilità di chiudere i giochi e vincere la Giostra con un cinque, ma colpisce il quattro per un millimetro soltanto. La Giostra continua al cardiopalma col centro perfetto di Andrea Carboni: Porta del Foro è ancora in gioco al pari di Sant’Andrea e Santo Spirito. È la volta di Filippo Fardelli che con il suo quattro decreta l’uscita dal gioco di Porta Crucifera, per il quale si infrange il sogno del “cappotto”.

IMG_20150906_175937Spareggi a suon di cinque Nella prima carriera di spareggio brillano i cinque di Vedovini per Sant’Andrea e Cicerchia per Santo Spirito; niente da fare invece per Carboni che tentando un altro centro sbaglia e fa due. Per Porta del Foro la Giostra finisce qui. Rimangono solo due quartieri a contendersi la Lancia d’Oro: Sant’Andrea e Santo Spirito. Cherici e Scortecci, continuano a sfidarsi con altri due cinque. Ora tocca a Vedovini di Sant’Andrea che colpisce un altro centro. L’ultimo tiro è del giovanissimo Elia Cicerchia per Santo Spirito che mira al cinque, ma per pochi millimetri risulta un quattro. Dopo tre ore di Giostra abbiamo un vincitore: è Sant’Andrea.

IMG_20150906_175423Testa a testa «Strabilianti, assolutamente strabilianti». Dipinge i suoi giostratori Maurizio Carboni, rettore del Quartiere di Porta Sant’Andrea. «Enrico Vedovini e Stefano Cherici sono due giostratori professionisti e lo hanno dimostrato nella splendida Giostra di ieri – ha dichiarato -. Enrico con i suoi tre centri è riuscito perfino ad eguagliare il risultato del mitico Martino Gianni. I miei giostratori non finiscono mai di combattere e di stupirmi. Più che cavalieri sono stati dei veri guerrieri, determinati fino all’ultimo nel voler portare a casa la Lancia d’Oro. Una cosa va detta però: complimenti anche ai giostratori di Porta Santo Spirito. Con loro è stato un duello alla pari fino all’ultimo». Ed è proprio Ezio Gori, rettore di Porta Santo Spirito a dare voce al proprio Quartiere: «Abbiamo regalato ad Arezzo una delle Giostre più belle di sempre. I nostri ragazzi si sono dimostrati all’altezza della situazione. Il loro talento e il loro impegno ci hanno fatto uscire dalla piazza non, ma non da sconfitti, ma da non-vincitori. Quando si parla di un cinque sfiorato per pochi millimetri non si può parlare di sconfitta, ma di destino».

Porta del Foro in crescita Una sfida dove hanno prevalso talento e preparazione, segnando una netta linea di demarcazione tra i due Quartieri più forti – dove entrambi i giostratori sanno centrare il Buratto – e i due Quartieri più deboli, dove il centro non è sempre padroneggiato da entrambi i giostratori. Il divario tra Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito da un lato e Porta Crucifera e Porta del Foro dall’altro è netto, ma non insanabile. Francesco Fracassi però, rettore del Quartiere di Porta del Foro, non si lascia certo scoraggiare. Grazie ai tiri di Andrea Vernaccini e di Andrea Carboni, Porta del Foro è riuscita a rimanere in gara a testa alta, arrivando fino agli spareggi. «Il livello della manifestazione ormai è altissimo. Per vincere, è chiaro, bisogna essere preparati. Noi ancora non abbiamo questo livello di preparazione, ma ci stiamo lavorando e abbiamo fatto grandi passi avanti, è evidente. Questo 2015 è davvero un anno positivo per noi, soprattutto se pensiamo al ‘buco nero’ del 2014 e ai progressi dei nostri giostratori. I ragazzi sono tutti in veloce crescita: a partire da Roberto Gabelli, Gabriele Innocenti e Davide Parsi che ha fatto una provaccia bellissima. Per non parlare dei nostri titolari. Andrea Carboni corre la Giostra da soli due anni e già padroneggia il centro. La verità è che a loro non si può chiedere più di quello che gli abbiamo già chiesto. Dobbiamo solo continuare a crescere con questa forza, questa consapevolezza ed entusiasmo, e il gioco è fatto».

Grande sconfitto il Quartiere di Porta Crucifera Niente da fare per Porta Crucifera che mirava a replicare la vittoria di giugno scorso. «Non siamo pienamente soddisfatti del risultato di ieri – spiega Alessandro Pommella, rettore del Quartiere di Porta Crucifera -. Però se consideriamo l’andamento di questo anno giostresco, e il nostro passato, possiamo dire di essere molto soddisfatti. Nelle ultime sei giostre siamo usciti dal gioco subito dopo la prima carriera. Niente a che vedere con i due bei quattro di ieri. Siamo un quartiere in evoluzione, anzi in rivoluzione. Abbiamo nuovi giostratori, un nuovo consiglio direttivo. Siamo in fase di transizione insomma, e dobbiamo ancora riassestarci. Abbiamo grandi aspettative e grandi progetti per il futuro. Prima di tutto terminare il nostro campo gara e le scuderie, così da completare il rinnovamento del nostro quartiere e incrementare le attività anche durante la stagione invernale».

 

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