Un protocollo bilaterale per la realizzazione e lo sviluppo di una rete coordinata e integrata di strutture e competenze scientifiche per la ricerca nel settore della salute. E’quello siglato tra Regione Toscana e Bayer spa. Con la firma di questo protocollo, sono dunque ora quindici le aziende farmaceutiche partner del progetto avviato nel 2006 dalla Regione Toscana (delibera di giunta 788/2006), con l’obiettivo di costruire sinergie con il mondo dell’impresa, finalizzate a promuovere e ottimizzare la qualità delle sperimentazioni cliniche svolte nelle strutture del sistema sanitario regionale.

Fenu (Bayer): «Valore aggiunto per il sistema Italia» «Siamo orgogliosi di questa collaborazione – commenta Giovanni Fenu, direttore divisione Pharmaceuticals – perchè riconosce il forte impegno di Bayer sul fronte della ricerca, innovazione e formazione. Ritengo che questo accordo sia una buona opportunità per continuare a promuovere occasioni di partnership con l’amministrazione, nella direzione di creare valore aggiunto per il sistema Italia, rendendolo maggiormente attrattivo e competitivo»,

Le ricadute positive sul sitema sanitario L’impegno della Regione in questo ambito è sostenuto dalla convinzione che la ricerca, opportunamente programmata, monitorata e valutata, sia valore fondante e costitutivo per il servizio sanitario, per le sue ricadute in termini di guadagno di salute per la popolazione, perché garantisce l’innovazione dell’offerta sanitaria, attraendo investimenti qualificati nel nostro territorio. Con il Programma regionale di sviluppo 2016-2020, la Regione Toscana ha inteso sviluppare la competitività del proprio sistema per la ricerca e dei sistemi produttivi, e sostenere la capacità di creare sinergie tra il Servizio sanitario, le Università, i centri di ricerca e le imprese del settore, anche attraverso l’implementazione delle attività del Distretto tecnologico Scienze della vita.

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