In attesa che riprendano prima o poi i lavori per la linea 2, ovvero quella che collega la parte centrale di Firenze, e fa da asset fra il cuore della città e la sua zona nord ovest, da alcune ore il sindaco Dario Nardella può ufficialmente festeggiare. Infatti è arrivato il via libera per la linea 3 della tramvia, ovvero quella che presto verrà ribattezzata linea T1, che collega la già funzionante linea 1, da Scandicci alla stazione Santa Maria Novella, fino all’ospedale di Careggi. Insomma parte dell’intento che si era ripromesso prima di ricandidarsi, ovvero completare le linee 2 e 3 della tramvia, è stato realizzato. E da lunedì prossimo, quando viaggeranno regolarmente i vagoni sulla linea T1, come promesso dall’assessore alle infrastrutture, Stefano Giorgetti, per 15 giorni tutti potranno viaggiare gratis. L’altro 50% della scommessa fatta da Nardella, che comunque aveva in un primo momento fissato come obiettivo per la T1 il 30 giugno scorso, con tanto di inaugurazione rimandata, l’altro 50, ovvero per la linea 2, tutto è ancora in alto mare.

Il sindaco: «Quando ricominceremo a lavorare conosceremo i tempi per finire i lavori» «I soldi che il Comune ha pagato devono essere sbloccati per mettere tutte le ditte in condizioni di riprendere i lavori di questa opera» ha dichiarato il sindaco incontrando al cantiere di viale Belfiore a Firenze i rappresentanti delle aziende del subappalto, che hanno sospeso i lavori per i gravi ritardi nei pagamenti da parte dell’appaltatrice Grandi Lavori Fincosit, che ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo. «Ci aspettiamo che un passo avanti venga fatto anche dalle banche e dalle aziende che costituiscono il consorzio Tram che è la stazione appaltante», ha affermato Nardella, secondo cui «l’attuale legge sugli appalti, le leggi fallimentari vigenti, e il contratto alla base dell”appalto non creano alcun ostacolo alla prosecuzione dei lavori». Il sindaco ha ricordato che «abbiamo intimato a Tram di pagare le ditte subappaltatrici, e se Tram ci conferma la delega siamo pronti a pagare direttamente le ditte anche per le quote successive». I tempi per finire i lavori, ha concluso, «li sapremo quando ricominceremo a lavorare».

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