Giacomo Giannarelli
Giacomo Giannarelli

«Domenica mattina alle ore 10 in Piazza San Jacopo ad Arezzo arriveranno persone da tutta Italia per manifestare la loro vicinanza ai cittadini truffati dalle banche e vittime del decreto salva-banche. Saremo in tanti, ci saranno anche Luigi di Maio, Alessandro Di Battista e probabilmente anche Beppe Grillo». Così Giacomo Giannarelli, portavoce del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana e presidente della Commissione d’inchiesta su Monte dei Paschi di Siena, intervistato da agenziampress.it.

Perché questa manifestazione ad Arezzo?  

«Arezzo è la città simbolo del decreto salva-banche. È la città di Banca Etruria, è la città dell’incongruenza, dello scandalo,  è la città dove scavare per risalire alle radici del disastro finanziario della Banca popolare che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie».

mpsUna vicenda, quella legata alle banche, che in Toscana sembra ripetersi.

«Giorno dopo giorno emergono delle similitudini inquietanti tra Banca Etruria e Monte dei Paschi. Tendiamo a dimenticare troppo in fretta  che Monte dei Paschi è stato lo scandalo bancario più grande d’Europa. Lì sono stati bruciati 100 miliardi di euro. Il crollo del titolo di questi giorni deve preoccuparci. Lo Stato italiano, anche se in piccola parte, è socio di Mps e rischia tanto quanto i lavoratori della banca e i risparmiatori. Nella vicenda Banca Etruria, come in Monte dei Paschi, stanno venendo fuori tutta una serie di intrecci pericolosi tra massoneria, politica, faccendieri e familiari di politici al Governo. La preoccupazione e il nostro sgomento sono alle stelle. Ogni giorno se ne sentono di nuove. Sta a noi non abbassare la testa e cercare sempre la verità. La Magistratura confermerà o smentirà nelle sue indagini i fatti e i nomi che urlano nelle nostre orecchie».

A proposito di tristi novità: sembra che in Banca Etruria si ritoccassero i titoli di studio dei clienti per poter alzare il profilo di rischio e vendere le famigerate obbligazioni subordinate.

«Se fosse vero staremmo parlando di truffa aggravata ai danni dei risparmiatori, di furto. Dobbiamo assolutamente fare chiarezza. Dobbiamo puntare il dito contro chi doveva controllare e non ha controllato. Forse un adeguato controllo avrebbe disturbato i vecchi partiti e il loro status quo. Banca Etruria ha espropriato il popolo del loro denaro e gli organi di controllo –  tra cui Banca d’Italia e Banca Centrale Europea – come possono avere un ruolo super partes quando al loro interno hanno come soci le stesse banche che devono controllare?».

banca-etruriaChe soluzione propone il Movimento 5 Stelle?

«È il nostro sistema che deve essere riformato. Dobbiamo riappropriarci della nostra sovranità monetaria e dividere le banche speculatrici dalle banche del piccolo credito e della piccola economia. I piccoli artigiani, commercianti e imprenditori non possono più essere vittime di un sistema bancario malato come il nostro. Per fare questo il Movimento 5 Stelle ha appena depositato una proposta di legge per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul sistema bancario nazionale. Non possiamo pensare di arginare disastri come quello di Banca Etruria e di Monte dei Paschi se non andiamo alla radice del problema. La realtà di oggi non è la causa, ma l’effetto».

Che cosa potrebbe fare il Movimento 5 Stelle di Arezzo per la questione Banca Etruria?

«Il mio invito è questo, e non lo rivolgo solo al M5S ma a tutta la città: il Comune di Arezzo potrebbe costituirsi parte lesa contro la Banca Centrale Europea, così come la Regione Toscana dovrebbe costituirsi parte lesa per la vicenda Monte dei Paschi. Dobbiamo lanciare segnali forti».

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