Un cippo-ricordo alla memoria di Peppino Impastato affinché le persone che transitano quotidianamente di fronte a quella targa, a due passi dallo scalo ferroviario di Empoli, possano dedicare un libero pensiero a Impastato e a tutte le vittime di mafia, cadute per la libertà. Era questa la richiesta della mozione presentata da Pd e da Questa è Empoli, con promotore il consigliere democratico Filippo Torrigiani e cofirmatario il collega della lista civica Lorenzo Ancillotti.

Cerimonia il 24/11 Una mozione votata all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale di Empoli. Ecco perché è stato installato un cippo ricordo lungo via Palestro, nell’area pedonale di fronte al Terminal Bus, che sarà inaugurato nei prossimi giorni. La cerimonia ufficiale si terrà venerdì 24 novembre, alle 11.Saranno presenti, insieme al sindaco di Empoli Brenda Barnini, il senatore Stefano Vaccari, membro della Commissione parlamentare Antimafia; Danilo Sulis, presidente della Rete 100 passi; Simona Neri, sindaco di Pergine Valdarno; Filippo Torrigiani, consigliere comunale e consulente della Commissione parlamentare Antimafia;Daniele Mancini, dirigente scolastico dell’IIS Ferraris Brunelleschi.

100 alunni per ricordare i “100 passi” Durante l’evento si terranno letture a cura del Laboratorio Teatrale ‘Ferraris Brunelleschi’, saranno presenti 100 alluni in ricordo dei ‘100 passi’: anche titolo di un film dedicato a Impastato, richiamano il numero di passi che occorre fare a Cinisi, per colmare la distanza tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti. «Peppino Impastato – aveva scritto il consigliere Filippo Torrigiani nella mozione – pagò con la propria vita l’impegno di denuncia e di lotta contro la mafia. Ebbe il coraggio di mettere l’opinione pubblica di fronte alle barbarie ed ai soprusi perpetrati dalla delinquenza organizzata; le sue gesta, insieme a quelle della sua mamma Felicia e a tutte le vittime di mafia, hanno imposto alla politica e alla società civile di seguirne i passi, con la nobile finalità di smuovere le coscienze, tutte, al fine di debellare la mentalità mafiosa che, purtroppo è tutt’ora presente nel Paese. Siamo fermamente convinti che sia importante, da parte delle istituzioni di ogni ordine e grado, riconoscerne il giusto merito e attribuire alle sue gesta un alto valore politico e sociale».

 

Articolo precedenteProgetto pilota. Toscana, un sensore di glicemia impiantabile, al via la sperimentazione su 30 diabetici
Articolo successivoOperazione “Doppio jack”. Gioco d’azzardo abusivo e truffa, 7 arresti in Toscana