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«Con l’intesa stipulata ieri in Stato-Regioni si è deciso di destinare in via minima l’1,5% dei vaccini antinfluenzali nelle farmacie. Parliamo dunque di circa 250.000 dosi». Così Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute commenta l’intesa raggiunta ieri in sede di Conferenza Stato Regioni sulla fornitura di vaccini antinfluenzali alle farmacie. «Una decisione che lascia perplessi – prosegue – visto che il fabbisogno abituale di antinfluenzale acquistate dai cittadini in farmacia è di circa 800 mila dosi. Eppure proprio quest’anno, come tutti sappiamo, sarà necessaria una particolare sensibilizzazione verso questi vaccini vista l’emergenza Covid e l’assoluta necessità di non intasare gli ospedali».

Aumenta la platea dei destinatari «Non dimentichiamo poi, che proprio a causa della pandemia in atto, quest’anno una circolare del Ministero della Salute ha esteso la gratuità di questa vaccinazione anche agli over 60 (prima era per gli over 65). Aumenta quindi la platea dei potenziali destinatari. L’Italia non può assolutamente rischiare di farsi trovare impreparata di fronte a quella che si prospetta come la più importante campagna di vaccinazione degli ultimi anni”, conclude Gelli.

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