FIRENZE – Eugenio Giani si conferma saldamente in testa nelle preferenze degli elettori toscani secondo l’ultimo sondaggio Winpoll, commissionato dalle liste civiche di Scandicci e Ponsacco.
Il presidente uscente raccoglie il 59% delle intenzioni di voto, distanziando nettamente Alessandro Tomasi, fermo al 31%. Si segnala inoltre il risultato incoraggiante di Giorgio Del Ghingaro, che con la sua proposta civica raggiunge il 10% delle preferenze.
Il sondaggio, realizzato tra il 24 aprile e il 2 maggio su un campione di 1000 maggiorenni toscani (su 2811 contatti rifiutati), ha analizzato non solo le intenzioni di voto ma anche le priorità dei cittadini sulle principali tematiche regionali. In cima alle preoccupazioni degli intervistati spiccano il rafforzamento dell’assistenza sanitaria e la qualità degli ospedali, seguiti da sicurezza e lavoro. Seguono, nell’ordine, il potere d’acquisto, la lotta all’inquinamento, il potenziamento dei servizi sociali e dell’istruzione, trasporti, infrastrutture, riduzione della pressione fiscale, competitività economica e politiche per la casa.
“Abbiamo commissionato questo sondaggio per capire a che punto fosse il progetto de l’Altra Toscana. I risultati sono interessanti per un soggetto totalmente nuovo, smarcato dalle logiche di partito”, ha dichiarato Giovanni Bellosi, capogruppo di Scandicci Civica, tra i promotori dell’indagine.
Tra i dati più rilevanti emersi c’è la forte riconoscibilità dei candidati: Eugenio Giani è noto al 97% del campione, un dato che sottolinea la sua centralità anche rispetto alle strategie del Partito Democratico. Sul fronte civico, Del Ghingaro raggiunge il 38% di notorietà, superando di poco Tomasi, che si attesta al 37%.
Quanto alle modalità di voto, il 64% degli intervistati dichiara di scegliere il presidente regionale valutando sia la persona sia il partito. Se invece si votasse solo sulla base del candidato e non della lista, Giani risulterebbe comunque vincente, ma con una percentuale più bassa (54%). In questo scenario, Tomasi salirebbe al 36%, mentre Del Ghingaro rimarrebbe stabile al 10%. Da segnalare che il 45% degli intervistati si dice “probabilmente sì” favorevole a votare un candidato civico fuori dai tradizionali schieramenti, contro un 29% di “probabilmente no”.
A livello territoriale, la provincia più propensa al voto civico è Arezzo, con una percentuale del 66%, mentre Siena si conferma la più legata ai partiti, fermandosi al 39%.