Presidente della Conferenza episcopale toscana
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CITTA’ DEL VATICANO – Primo giorno di conclave per eleggere il nuovo Papa. Le votazioni inizieranno questo pomeriggio, ma è improbabile che arrivi subito la fumata bianca.

A nominare il successo di Jorge Bergoglio sono chiamati 133 cardinali. I voti necessari inizialmente sono 89, poi si procederà con la maggioranza assoluta.

Tra chi sceglierà il pontefice ci sono anche due toscani. Il primo è Giuseppe Betori, ex arcivescovo di Firenze (ha lasciato per sopraggiunti limiti di età) e rappresentante dell’ala più conservatrice. E’ stato nominato porporato da Benedetto XVI e nel corso delle Congregazioni generali si è impegnato in qualità di “pontiere” verso la parte più riformista. E’ un uomo di esperienza e conoscitore di certe dinamiche, quindi è presumibile che la sua voce possa contare.

E’ invece al primo conclave Augusto Paolo Lojudice. Quasi 20 anni più giovane di Betori, arcivescovo di Siena e portavoce della scuola bergogliana. E’ stato proprio Francesco a nominarlo nel 2020 cardinale. Lo scorso anno è stato nominato a capo dei vescovi toscani, dopo essere stato in ballo anche per la Cei. Sicuramente non è ancora il suo turno, ma se dovesse continuare a prevalere l’idea di una Chiesa meno impostata e che va verso i fedeli, guardando specialmente agli ultimi, Lojudice è un nome sempre buono.

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