La nuova pista dell’aeroporto di Peretola non si farà. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso di Toscana Aeroporti contro la decisione del Tar toscano sull’ampliamento dello scalo fiorentino. Una sentenza che sa di bocciatura per i piani di Comune di Firenze e Regione Toscana che sulla realizzazione della nuova pista fiorentina avevano giocato molte delle loro carte con il Sindaco Dario Nardella e il presidente Enrico Rossi che, nonostante le dichiarazioni di circostanza, escono da questa vicenda come i grandi sconfitti. Il tribunale amministrativo l’anno scorso aveva annullato il decreto di Via per il masterplan di potenziamento dello scalo fiorentino. Secondo il Consiglio di Stato, che sposa le conclusioni del Tar della Toscana, “sono infondati nel merito e debbono essere respinti” l’appello principale proposto da Toscana Aeroporti e gli appelli incidentali proposti da Comune di Firenze, Regione Toscana, Enac, ministero dell’Ambiente e ministero dei Beni culturali. Scrivono i magistrati nella sentenza che “appare quindi condivisibile la considerazione del Tar secondo cui le scelte progettuali, relative ad aspetti qualificanti del progetto, devono essere verificate in sede di Via, e non già in sede di verifica di ottemperanza alle prescrizioni”.

Le reazioni Fa mea culpa, ma probabilmente fuori tempo massimo anche il Partito democratico fiorentino ammettendo di non aver ‘ascoltato’ le istanze dei territori. “Cogliamo l’occasione – ha detto Marco Recati, segretario metropolitano del Pd Firenze – per rendere più partecipi quei territori che hanno chiesto più coinvolgimento, per fare in modo di superare insieme le perplessità emerse fino ad oggi”. E a sinistra scoppia la bagarre e si consuma lo psicodramma. “Prendiamo atto della sentenza. Studieremo le motivazioni con grande attenzione. Ma quel che è chiaro è che il Consiglio di Stato non ha bocciato il progetto della nuova pista, ma la procedura di Via – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Ci prepariamo – ha continuato – a chiedere a Toscana Aeroporti e ai ministeri competenti di riattivare la procedura sulla base delle indicazioni emerse. “Aspettiamo di leggere le carte e poi daremo una risposta circostanziata: in ogni caso andremo avanti” ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a tre mesi dalla scadenza del mandato elettorale. Esulta invece il Sindaco di Sesto Fiorentino (Fi) Lorenzo Falchi. “E’ una giornata straordinaria, storica per Sesto e per tutta la Piana” – ha detto il primo cittadino del Comune che era stato tra i promotori del ricorso al Tar contro l’ampliamento dello scalo fiorentino. “Questa sentenza a lungo attesa – ha detto Falchi – mette la parola fine ad una vicenda che si è protratta troppo a lungo e che ha visto la politica venire meno ai propri compiti. I giudici hanno riconosciuto la fondatezza delle ragioni portate avanti da sei comuni e delle preoccupazioni di quasi 400mila cittadini. Finalmente abbandoniamo un progetto incompatibile con il nostro territorio, in contraddizione con la sfida al cambiamento climatico, realizzato nell’interesse di pochi con tanti soldi pubblici. Ora è tempo di restituire la parola alle comunità, di aprire una nuova pagina nella gestione del nostro territorio, di normalizzare i rapporti tra enti che in questi anni si sono fatti coinvolgere in un conflitto senza precedenti”.

“Il Consiglio di stato seppellisce 15 anni di cattiva politica. Noi siamo stati fra i pochi nella politica a ricorrere a suo tempo al Tar contro il nuovo aeroporto. Adesso Giani faccia un passo indietro”. A chiederlo il Partito della Rifondazione comunista della Toscana. “E a 10 anni di pervicaci ‘forzature’ per farla ad ogni costo. È una giornata storica per la Piana e l’interesse pubblico di tutta la Toscana”.

E tra rivendicazione, richieste di dimissioni e rese dei conti c’è chi può rallegrarsi. “La sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine sul potenziamento dello scalo fiorentino – ha detto il Sindaco di Pisa Michele Conti – Ne prendiamo atto, chiedendo a questo punto con maggior forza a Toscana Aeroporti di garantire gli investimenti programmati per l’Aeroporto Galilei di Pisa, che rimane la principale porta di accesso della Toscana. Questa vicenda, al netto della sentenza, certifica lo stato confusionale in cui da anni versa il centro sinistra in Toscana sul tema delle infrastrutture – ha concluso Conti – Non riesce a farle e finisce per bloccare gli investimenti laddove necessari inseguendo strade impervie anche a dispetto della popolazione e degli enti locali”.

 

 

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