Simone Pianigiani si presenta di nuovo a Siena, dopo l’addio al Fenerbahce, lo fa per la nazionale e per presentare i programmi estivi che la porteranno in direzione degli Europei di Slovenia, ma è chiaro che a catalizzare l’attenzione sono le fresche dimissione da allenatore della squadra turca, da poco strapazzata dalla Mens Sana in Eurolega. «La partita di giovedì è stata molto particolare – commenta il neo ex coach del Fener (leggi) – è una sensazione strana rivedere così presto giocatori che allenavo fino a pochi giorni fa, si sono mescolate tante emozioni, ma sono sereno per la scelta che ho compiuto. A Istanbul eravamo tutti partiti con una precisa idea in mente, che era quella di vincere l’Eurolega, io mi sono reso conto che non potevo fare nulla di più di quello che avevo già fatto, anche restando lì per altro tempo. Quando ti rendi conto che tutto quello che fai non è sufficiente a far compiere alla squadra quel passo in più per raggiungere gli obiettivi che avevamo concordato l’unica cosa giusta da fare è lasciare. Ci sono cose che non potevo modificare, ho provato anche a cambiare la mia pallacanestro in corsa d’opera, e uno spartiacque importante in questo senso è stata proprio la gara d’andata contro Siena, ma nell’ultima partita ho capito che non potevo fare più nulla».

Azzurro a tempo pieno «Che il mio lavoro era apprezzato lo dimostra con quanta forza il club ha voluto trattenere Dalmonte – continua il c.t. – cercando di dare il più possibile una continuità al nostro lavoro, del resto a Istanbul ho lasciato bellissimi ricordi e dei rapporti umani eccezionali. Adesso mi prendo un po’ di tempo, a cui non sono abituato da almeno dieci anni, anche se poi gli impegni della Nazionale saranno davvero pressanti». Proprio dalla Nazionale si può partire per parlare anche della Mens Sana, perché il Tomas Ress pre-infortunio aveva impressionato e fatto sperare a molti in una chiamata in azzurro: «Ress non mi ha sorpreso perché lo conosco molto bene, la pallacanestro che gioca quest’anno la Mens Sana si adatta bene alle sue caratteristiche e lui ha sfruttato la possibilità con la serenità mentale che l’ha sempre contraddistinto. Per la Nazionale non penso si possa fare nulla perché già diversi anni fa mi aveva detto che non si sentiva più in grado di reggere il doppio impegno, quindi è una scelta sua. Discorso diverso per Travis Diener, il cui passaporto non è ancora arrivato, quindi nel caso ne parleremo quando la situazione si presenterà, ma sia noi che lui saremo ben felici di averlo in squadra».

Sulla “sua” Siena La sua ex squadra, la Montepaschi Siena, sta disputando una stagione meravigliosa, oltre ogni più rosea aspettativa ed anche la grande vittoria di Eurolega con il Fenerbahce – Pianigiani accolto dalla standing ovation del pubblico senese – lo testimonia: «Sono sempre stato convinto che la Mens Sana avrebbe rivestito un ruolo importante anche quest’anno – commenta Simone – il valore dello staff è di primo livello, una garanzia non da poco. E’ una squadra in fiducia, con molta convinzione, dovrà affrontare Milano tra pochi giorni, ma le sfide che più contano arriveranno nei playoff, a cui la Mens Sana si presenterà con l’importantissima esperienza accumulata nell’Eurolega».

Il bilancio turco «L’esperienza in Turchia mi ha arricchito sicuramente – conclude il c.t. –. E sono sicuro che anche il campionato italiano dovrebbe carpire qualcosa da una lega in cui, in questo momento, ci sono sette squadre che stanno facendo le coppe europee, il che vuol dire un incredibile possibilità di acquisire esperienza per i giovani turchi. Quello di cui i nostri avrebbero un tremendo bisogno».

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