l43-siram-120403212932_bigUn presidio sotto la sede della Regione Toscana, per chiedere garanzie sul proposto di lavoro e sul proprio salario dopo il cambio di appalto. E’ quanto svolto oggi dai lavoratori, una sessantina circa, della Siram, realtà che si occupa degli impianti di riscaldamento e di condizionamento di molte Asl toscane. «Chiediamo – hanno spiegato i lavoratori – che con il cambio di appalto l’azienda subentrante riassuma i lavoratori e salvaguardi gli stipendi in assenza di una clausola sociale. A Pistoia, ad esempio, abbiamo avuto un caso simile con i lavoratori che sono stati riassunti dall’azienda subentrante ma con una decurtazione dello stipendio di 500 euro circa al mese».

Ad agosto un tavolo di confronto Secondo i lavoratori, «da tanti anni lavoriamo nelle Asl e abbiamo le competenze necessarie. Se noi lasciassimo un ospedale e l’azienda che subentra non avesse la manodopera giusta, l’attività di quella struttura si fermerebbe». I lavoratori sono stati ricevuti dal alcuni dirigenti regionali e, hanno spiegato, è stato concordato che «a fine agosto sarà convocato un tavolo a cui parteciperanno i direttori delle Asl, i sindacati e l’azienda che ha vinto l’appalto per discutere tutti insieme della questione». In contemporanea al presidio dei lavoratori sono stati affissi striscioni di altre aziende del territorio, come la Esaote, in concomitanza di una serie di tavoli convocati oggi nella sede della Regione per discutere delle varie vertenze in corso.

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