IMG_00004104Un supporto psicologico per la gestione delle emozioni che possono travolgere gli infermieri che quotidianamente si trovano di fronte a sofferenze, disabilità fino alla morte di persone che assistono. Con questo obiettivo l’Ordine degli psicologi della Toscana e il Collegio Ipasvi di Firenze hanno sottoscritto una convenzione per il sostegno individuale e il rischio di burn-out, il disagio emotivo dovuto ad un periodo di elevato stress, sintomi di tipo ansioso e psicosomatici, sintomi depressivi, problemi nella sfera delle relazioni lavorative.

«Il nostro obiettivo di professionisti – spiega il presidente dell’Ordine degli psicologi Lauro Mengheri – è, intanto, quello della promozione del benessere. Da un lato offrire supporto e sostegno ad altri professionisti che quotidianamente si trovano a dover gestire stati d’animo di grande impatto emotivo; dall’altra di poter creare un esempio virtuoso di collaborazione tra categorie che operano in ambito sanitario nell’unico interesse della persona».

Sportello d’ascolto per infermieri Possono accedere allo sportello d’ascolto tutti gli infermieri iscritti al Collegio Ipasvi di Firenze. I primi due incontri hanno lo scopo di raccogliere la richiesta dell’utente, fare una prima analisi delle domande e individuare la necessità o meno d’intraprendere un percorso individualizzato di durata variabile in base alle esigenze. L’Opt (Ordine degli Psicologi) fornirà una lista di professionisti che aderiranno alla convenzione in modo che sia il singolo infermiere a scegliere il professionista. I primi due incontri, della durata di 50 minuti ciascuno, si terranno (per tutelare la privacy e facilitare la libertà dell’infermiere di affidarsi al meglio al professionista) presso gli studi privati degli psicologi aderenti alla convenzione all’interno del singolo distretto territoriale. I singoli distretti territoriali all’interno della provincia di Firenze interessati dalla convenzione sono Firenze, Empolese, Valdelsa (Fiorentina), Chianti fiorentino, Valdarno superiore, Valdisieve e Mugello. Qualora l’infermiere ritenesse opportuno proseguire il percorso di sostegno psicologico e intraprendere una psicoterapia, continuerà a recarsi allo studio privato del professionista.

«La convenzione – aggiunge il presidente Ipasvi Danilo Massai – nasce dall’esigenza d’instaurare un rapporto di collaborazione con altri professionisti della sanità, migliorando la comunicazione e di conseguenza la relazione tra le professione per il raggiungimento dell’obiettivo comune che è dare un assistenza di qualità al cittadino. Riteniamo inoltre fondamentale per una professione di aiuto come quella infermieristica che ogni giorno si trova di fronte a sofferenza, disabilità, alla morte delle persone che assiste, avere un supporto psicologico per gestire le emozioni che lo travolgono, speriamo che questo sia l’inizio di un percorso d’integrazione e di arricchimento per entrambe le professioni».

I costi I primi due incontri saranno a carico del Collegio ad una tariffa forfettaria di 50€ (onnicomprensivo – incluso cap 2%) ad incontro; gli incontri successivi saranno a carico dell’infermiere secondo la cifra stabilita nella convenzione (50€ ad incontro onnicomprensivo, incluso cap 2%).

Incontri di gruppo Altra opportunità quella offerta dagli incontri di gruppo con la supervisione dell’equipe professionale che opera nello stesso ambiente lavorativo da un minimo di 3 persone ad un massimo di 7. Possono accedere al servizio tutti gli infermieri iscritti al Collegio Ipasvi di Firenze. I temi della supervisione riguardano le dinamiche e criticità relazionali fra colleghi ed altri professionisti (medici, fisioterapisti, ostetriche, Oss), le dinamiche e criticità relazionali con i pazienti, le dinamiche professionali e criticità con i familiari dei pazienti. La supervisione non riguarda gli aspetti tecnici e clinici della pratica infermieristica. Ogni incontro avrà la durata di due ore.

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