Centotre Comuni, oltre 850mila abitanti e investimenti per 110 milioni di euro. Sono i numeri di quello che, a partire dal 1 gennaio 2013, diventerà il gestore unico di ambito per l’affidamento del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani per il territorio di Arezzo, Siena e Grosseto. Il primo esempio in Regione Toscana e il secondo in Italia di razionalizzazione gestionale e avvio della gestione integrata di area vasta (nostro servizio). Un cambiamento radicale che significa per le singole province dire addio ai gestori unici dei rifiuti così come si era abituati a considerarli fino ad ora.

Lo scenario La gara è entrata nel vivo nei giorni scorsi con l’invito da parte dell’Autorità di ambito ai tre concorrenti che si sono qualificati per la selezione a gestore unico: Progetto6 (che raggruppa 11 soggetti pubblici e privati come Rti Sienambiente spa, Cooplat, Aisa spa, Coseca spa, Unieco soc. coop., La Castelnuovese soc. coop.), Hera spa e il raggruppamento tra Iren Ambiente spa e Tekneko srl. Chi si aggiudicherà la gara gestirà l’attività di raccolta, spazzamento, avvio a trattamento, recupero e smaltimento nei 103 comuni delle tre province per i prossimi 20 anni. In totale la gara ha un valore di 130 milioni di euro di fatturato con un fabbisogno finanziario per investimenti sugli impianti di quasi 110 milioni di euro. La prossima tappa è aprile 2012 quando verranno aperte le buste e sarà istituita la Commissione di gara che dovrebbe scegliere il gestore nei mesi successivi.

La prospettiva senese «Con questa gara cambierà radicalmente il panorama in cui eravamo abituati ad agire – dichiara Fabrizio Vigni, presidente di Sienambiente spa, il gestore unico dei rifiuti della provincia di Siena – Non ragioneremo più su scala provinciale e per noi si aprirà una pagina nuova». Nel dettaglio in caso di esito positivo della gara e quindi di aggiudicazione da parte del gruppo Progetto6 di cui Sienambiente è mandataria, nascerà una nuova grande azienda che assorbirà parte dei dipendenti degli attuali gestori dei rifiuti di Siena, Arezzo e Grosseto (nel caso di Sienambiente, due terzi del personale). Sul territorio provinciale Sienambiente continuerebbe ad esistere con compiti che non riguarderanno più la raccolta dei rifiuti ma la gestione degli impianti esistenti (nello specifico l'impianto di selezione, compostaggio e valorizzazione delle raccolte differenziate de Le Cortine, il termovalorizzatore di Poggibonsi, le discariche di Torre a Castello e Poggio alla Billa) con l’impiego del personale restante. In caso di esito negativo della gara, i due terzi del personale sarebbe assorbito dal vincitore, e la restante parte sarebbe impiegato negli impianti locali. Cambiamenti radicali che non dovrebbero, dunque, avere ripercussioni sui lavoratori. «Tutte le decisioni sono state prese di concerto con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori – spiega Vigni – e sulla strada del dialogo e del confronto vogliamo proseguire».

I nuovi impianti Secondo quanto previsto dal regolamento di gara il nuovo gestore dovrà realizzare il nuovo inceneritore di Arezzo (demolendo quello esistente) e un nuovo digestore anaerobico di Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo, in grado di produrre energia elettrica dai rifiuti organici oltre a garantire la produzione di compost di qualità. Inoltre, il gestore dovrà provvedere al completamento della rete infrastrutturale delle stazioni ecologiche e dei centri di raccolta per potenziare i sistemi di raccolta differenziata: in tutto sono previsti circa ottanta interventi. Il gestore unico dovrà anche proporre soluzioni efficienti e di economizzazione dei trasporti con il completamento delle stazioni di trasferenza previste a Sorano e Arcidosso, oltre a completare la rete dei sistemi di riciclaggio delle ramaglie e degli sfalci verdi con impianti periferici di compostaggio semplificato in località Zancona, ad Arcidosso. Sarà definito anche il sistema contrattuale di accesso agli impianti fuori dal perimetro di gara, cioè gli impianti già esistenti e funzionanti che resteranno in gestione agli attuali soggetti. Per il territorio grossetano sono presenti a base di gara la convenzione per la discarica di Cannicci e l’impianto di selezione compostaggio e produzione Cdr e compost di qualità delle Strillaie. Nessun nuovo impianto, invece, è previsto per il territorio senese «che ha ormai raggiunto la piena autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti».

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