immigratiMentre in Germania i migranti che stanno arrivando da larga parte del Nord Africa vengono accolti da sabato scorso alle stazioni ferroviarie del territorio teutonico da applausi di incoraggiamento e che sanno di accoglienza per chi fugge da territori devastati da una situazione tutt’altro che semplice dal punto di vista economico-politica e soprattutto in molti casi di guerra, in Toscana si è aperto da alcune ore il caso di Fivizzano in provincia di Lucca. Sono infatti giunte minacce al sindaco Paolo Grassi, per aver dato la sua disponibilità ad accogliere 30 migranti nel piccolo paese della Lunigiana. Le minacce sono giunte tramite Facebook e sono al vaglio della polizia postale: «I migranti qui non li vogliamo, Grassi stai attento» e ancora «Cooperative rosse e Grassi state attenti alla schiena». Il sindaco Grassi avrebbe acconsentito, su richiesta della Regione Toscana, a far arrivare a Fivizzano dopo il 10 settembre i primi 15 migranti e ad accoglierne altri 15 nel corso del 2016, dando la disponibilità dell’Ostello degli Agostiniani, attualmente ancora occupato da turisti.

Il sindaco: «Non mi sconvolgo e non ho paura» Il primo cittadino ha sporto venerdì scorso denuncia ai Carabinieri e ha affermato: «Non mi sconvolgo e non ho paura. Aspetto i migranti e farò il mio dovere». «I messaggi minatori ricevuti sul proprio profilo facebook dal sindaco di Fivizzano Paolo Grassi sono una dimostrazione di grettezza e inutile insensibilità -ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – che la Toscana accogliente, impegnata in questi mesi a dare il suo contributo con umanità ed equilibrio per affrontare un epocale fenomeno migratorio, disapprova con forza. Grettezza e insensibilità che purtroppo erano emerse alcune settimane fa anche contro il sindaco di Poppi. Chi minaccia rappresentanti delle istituzioni che stanno facendo il loro dovere di governo non ha rispetto per la democrazia e merita una ferma condanna. Esprimo la mia solidarietà al sindaco Grassi e la Toscana accogliente fa proprie le sue parole: non mi sconvolgo, non ho paura».

Solidarietà dal Pd Alle dichiarazioni di solidarietà e condanna del presidente  Rossi si sono associati anche il segretario regionale del Partito Democratico Dario Parrini, l’assessore regionale alla sicurezza Vittorio Bugli e il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Leonardo Marras. Sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza è intervenuto ieri dalla Festa dell’Unità di Firenze il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione. «Siamo in mare con un’operazione che, nata come italiana e poi diventata europea, ha messo in salvo 170mila persone lo scorso anno, e circa 111mila in questi mesi – ha detto -. Uomini e donne che siamo riusciti a salvare con l’aiuto di tutti. Restano troppe vittime, spesso a causa delle condizioni disumane di partenza, arrivano già morti, soffocati nelle stive, oppure, come purtroppo accade, avvistato un mezzo di salvataggio nel tentativo di farsi vedere annegano, complici le imbarcazioni fatiscenti su cui vengono trasportati. Il nostro primo obiettivo è quello di salvare più vite possibile, non è semplice considerato l’ampio tratto di mare su cui operiamo. Proprio in questi giorni l’Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) ha aggiornato a 2500 il numero di chi è morto cercando di arrivare. Questo ci dice che è urgente intervenire nei Paesi d’origine. È necessario – ha concluso Manzione – che la diplomazia internazionale trovi soluzioni alle situazioni di crisi».

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