In economia tra le conseguenze dell’apertura al commercio è menzionato anche il cosiddetto “effetto uscita delle imprese”, quando cioè aziende che prima godevano di vantaggi evidenti non riescono più a reggere la concorrenza in libero mercato. Questo è un po’ quello che sta succedendo a molte realtà cestistiche del senese: davanti al completo abbandono da parte del Monte dei Paschi di ogni sponsorizzazione il contatto con la brusca realtà, a lungo osservata solo da lontano, sta mietendo molte vittime.

Virtus, la speranza si chiama serie C L’ultima triste notizia è quella della Virtus Siena. La speranza del presidente Fabio Bruttini, fino a qualche giorno fa, era di riuscire a formare un consorzio formato da diversi sponsor, che potessero così permettere alla società di poter affrontare il campionato di DNB. Questa speranza è tramontata e, assieme a essa, anche l’idea di un aiuto delle istituzioni, dopo un colloquio con il sindaco Bruno Valentini; da qui deriva la scelta di rinunciare al campionato di DNB per salvaguardare l’attività giovanile, da sempre fiore all’occhiello della Virtus, un patrimonio che non può essere messo a rischio in questo momento. La società ha chiesto alla Fip di poter partecipare alla serie C regionale e, se vogliamo trovare un lato positivo, questo aprirebbe la possibilità di un doppio derby, sia con l’Asciano che con il Costone.

Niente di certo Al momento però si tratta di una possibilità molto ipotetica, sia perché la Virtus non è ancora iscritta al campionato, sia perché neanche il Costone lo è ancora ufficialmente. Anche in questo caso il presidente di Rocca Salimbeni Alessandro Profumo aveva fatto sapere da tempo alla società di non avere più intenzione di continuare la sponsorizzazione e, in un momento del genere, anche il campionato regionale è un investimento difficile da affrontare per la squadra guidata da Patrizia Morbidi. La prima preoccupazione è quindi salvaguardare il settore giovanile e attingere da esso per formare una squadra che poi sarebbe guidata da coach Pierfrancesco Binella(da poco annunciato), ma anche in questo caso dovremo aspettare qualche giorno per avere un quadro più nitido.

Alla ricerca di nuovi sponsor Ora come ora i riflettori sono puntati sulle difficoltà economiche della Mens Sana, ma non ci dobbiamo scordare delle tante realtà che stanno stringendo i denti e la cinghia per tirare avanti un’attività quanto mai preziosa. Il quadro generale è davvero funesto e, anche se le risorse per affrontare questa stagione sembrano esserci, il vero punto interrogativo è rappresentato dal futuro a lungo termine, quando le società dovranno a tutti i costi cercare nuovi finanziatori e sponsor, senza i quali sarebbe messa a rischio anche l’attività dei più giovani, che non hanno alcuna colpa di quello che sta succedendo in città e che invece potrebbero vedersi portare via il loro sport preferito. Inutile dire che l’abitudine ai continui finanziamenti da parte del Monte ha in qualche modo “drogato” il basket senese, facendolo sviluppare a livelli di eccellenza assoluta. E’ un caso eccezionale, infatti, vedere così tante società in una sola città portare avanti un progetto importante; il contatto con la realtà è stato traumatico, ma deve servire per costruire basi più solide per il futuro, tramite un’accurata e minuziosa ricerca di sponsorizzazioni. Non sarà affatto facile, le aziende senesi non stanno certo passando momenti buoni, ma non ci sono altre strade per poter garantire un futuro al basket in città.

Controcorrente In una situazione così drammatica la scelta di Daniel Hackettha davvero risollevato gli animi di tutti gli appassionati; un campione del genere che decide di restare con la Mens Sana, dimezzandosi lo stipendio, e rifiutando qualunque altra offerta dimostra che, pur con tutti i suoi difetti, questa città e la sua gente devono avere qualcosa di speciale, e forse è proprio questo “qualcosa in più” che potrebbe trainare il basket senese fuori dalle secche.

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